A quante cose hai già pensato oggi? (E quante ne hai fatte davvero?!)

E’ mattina, non sono ancora le 10, eppure scommetto che hai già pensato ad un mucchio di cose! D’altronde, quante volte…

  • pensiamo di chiamare un amico e rimandiamo inesorabilmente;
  • pensiamo di iscriverci in palestra e poi non è mai il momento giusto;
  • pensiamo di iniziare a mangiare in modo mindful, ma vogliamo prima leggere tutti i libri sull’argomento;
  • pensiamo al libro che vorremmo scrivere e la pagina rimane bianca;
  • pensiamo che dovremmo cercare lavoro, ma non inviamo alcun curriculum.

Pensiamo davvero molto, in effetti. Purtroppo, agiamo molto meno!

Risultato?

L’energia si disperde, le cose si accumulano e a noi sembra di dover scalare una montagna. Da qui alla situazione di stress, ansia, addirittura panico, il passo è breve.

Altro anello di questa infelice catena: siamo così scoraggiati dalle proporzioni di questa mole di lavoro, da credere che forse sia meglio lasciare stare in partenza: d’altronde, come pretendere di scalare una montagna a mani nude?

Non ci sono molti suggerimenti  in questo caso, se non quello di pensare di meno ed agire di più!

imagesOvvero: fai il primo passo, inizia dal piccolo, sfoltisci la lista dei “to do” e goditi ogni momento. E’ molto probabile che iniziando ad agire invece di limitarti a pensare di farlo, tu possa scoprire che l’azione dona energia.

Pensare di agire, al contrario, te la prosciuga.

Inoltre, passo dopo passo, ti ritrovi a non essere più al punto di partenza: senza accorgerti hai fatto un pezzetto di strada. Viceversa, fino a quando non ti muovi, non solo non hai alcun riscontro, ma rischi che la montagna assuma le proporzioni del Monte Everest!

Di più: agire e vedere i risultati delle proprie azioni, è gratificante e motivante e ti stimola ad andare avanti. Limitarsi a pensare senza fare nulla, invece, ti scoraggia e ti lascia un senso di fallimento: ti induce a credere di aver fallito, quando invece il punto è che non hai nemmeno provato a metterti in gioco.

Prova a pensarci: è più semplice smaltire un paio di Kg presi durante le vacanze semplicemente rinunciando a pane e pasta per una o due settimane oppure pianificare un accurato diario alimentare da qui alla prossima vita, che però ti riprometti di seguire quando arriverà il momento giusto (che, lo sappiamo tutti, non arriva mai!)?

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Qual è, dunque, il primo passo di questa giornata? 


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