La meditazione che trovi di seguito è tratta dall’ultimo libro di Selene Calloni Williams, Il cibo del risveglio: leggi attentamente la meditazione, quindi, al prossimo pasto, dopo aver scelto con cura il cibo e averlo cucinato con amore ed attenzione, segui le indicazioni e trasforma il momento del pasto in una preghiera, un rito, un’occasione per coltivare la via della piena attenzione.
Quindi scrivimi e fammi sapere come è andata, come ti sei sentito, quali emozioni si sono liberate e quali consapevolezze sono venute alla luce: ne faremo il punto di partenza per la tua sessione individuale di mindful eating.
Con l’augurio di una buona pratica e di un buon pasto,
Valeria
“Mentre mangi, ogni tanto, prendi qualche respiro profondo, anche non consecutivo.
Durante i primi respiri profondi (ne bastano due o tre), visualizza il respiro scorrere nel tuo Annamayakosha, l’involucro apparente. visibile ai sensi comuni, fatto di carne e sangue. Senti che il cibo che stai mangiando contiene anna, linfa della terra, che nutre il tuo corpo.
Durante i successivi respiri profondi visualizza il tuo Pranamayakosha. Si tratta di un involucro di luce dai molti colori che interpenetra il tuo corpo di carne e sangue, ma è più vasto di questo, si estende circa sette centimetri oltre i confini del primo involucro. Mentre percepisci il respiro attraversare il tuo Pranamayakosha, senti che ciò che stai mangiando si trasforma in nutrimento per il tuo corpo sottile. Se ci sono interruzioni di energia, zone opache nel tuo corpo dai mille colori, percepisci che il nutrimento che stai assorbendo è in grado di colmare queste carenze e di ripristinare la medesima luminosità, lo stesso vigore in tutto il tuo corpo sottile. Durante l’inspirazione il corpo di luce si espande fino alla sua massima grandezza, durante l’espirazione si fa piccolo come un seme di sesamo.
Nel corso di altri respiri profondi, visualizza il manomayakosha. Si tratta di un corpo di luce blu che interpenetra i primi due involucri ma si estende per circa un metro e mezzo oltre i confini di questo. A ogni profonda inalazione visualizza il corpo blu espandersi, a ogni profonda esalazione sentilo farsi piccolo come un seme di sesamo. mentre ciò avviene cerca di sentire in che condizioni si trova il tuo involucro mentale; se sei preoccupato, stressato, probabilmente esso è pallido e opaco. Attraverso l’energia veicolata dal respiro dai brillantezza e lucidità al tuo kosha blu mentre senti che il cibo che stai ingerendo lo nutre e lo libera, conferendogli potere creativo e capacità di amore e visione, pensieri non condizionati.
Quindi, mentre prendi altri respiri profondi (ne bastano sempre due o tre) nutri il tuo Vijnanamayakosha, il corpo della Buddhi, dell’illuminazione e del risveglio. Si tratta di un meraviglioso involucro di luce dai molti colori che interpenetra i corpi che hai visualizzato in precedenza, ma è estremamente più vasto di questi, capace di estendersi fino ai confini del cosmo e nello stesso tempo di rendersi piccolo come un seme di sesamo e dimorare al centro del corpo di carne e sangue. Respira nel tuo involucro dai molti colori, senti che il cibo che mangi lo nutre e così, alimentando il tuo corpo di luce, fai appello a tutta la tua capacità di amare e di avere fede nella terra, nella natura, negli astri, sentendo che essi sono parte di te nella misura in cui tu sei una parte di loro. Senti l’unione con il tutto. Senti che è possibile una conoscenza al di là di soggetto e oggetto, una conoscenza che è divenire ciò che si conosce e non può non prescindere dall’amore.
Infine respira nell’Anandamayakosha, che è un meraviglioso uovo dorato che avvolge tutti gli altri corpi ma non li delimita, si espande e si riduce con essi al ritmo del tuo repsiro. mentre nutri l’uovo dorato immagina la beatitudine dell’eterno non nato, mai creato, mai reale, mai irreale, che è in ogni immagine visibile e invisibile. prima la immagini e poi, nel respiro successivo, puoi forse sentirla, e ogni volta che la nutri potrai percepirla con sempre maggiore intensità: questa è la via per realizzarla.
In questo modo, mangiando, nutri tutti i corpi e perciò nutri l’anima, non solo la mente”.
(Selene Calloni Williams, Il cibo del risveglio)