Può la tecnologia cambiare le regole del gioco?
É stata questa domanda ad avviare la Tavola rotonda moderata da Alessandro Scaglione, esperto di family business, a cui, oltre a me, hanno partecipato Franco Ferrario, CEO di Blue H_Energy e Gianmarco Lanza, CEO di.FAE Technology.
La mia risposta è che, sì, la tecnologia cambia le regole del gioco.
Lo fa perché è parte del sistema in cui si inserisce, da cui viene condizionata (e generata) e su cui impatta comportando un cambiamento nell’equilibrio del sistema stesso.
Sia che ci riferiamo al temine “tecnologia” intendendo con questo il processo che porta ad una innovazione tecnologica, sia che lo utilizziamo riferendoci allo strumento tecnologico, la tecnologia, in quanto parte delle attività umane, implica una riflessività e dei valori che ne favosicono la nascita e di cui, al contempo, essa contribuisce alla diffusione.
Prendiamo come esempio le auto a guida autonoma che sono programmate per rallentare in concomitanza delle scuole: naturalmente tale programmazione riflette un valore, quello delle tutela della vita. E, ancora, la spia che suona quando non allacciamo la cintura di sicurezza, rimanda allo stesso valore.
E chi appartiene tale valore se non all’uomo?
D’altronde, prendendo ancora come riferimento la cintura di scurezza, la spia che suona e che ci ricorda di compiere il gesto di allacciarla, veicolando un valore – appunto la tutela della vita – si fa essa stessa promotrice di tale valore e ha come effetto sensibilizzare gli utenti e aiutarli a fare proprio quel valore.
In questo senso, la tecnologia riflette e attiva dei processi riflessivi e valoriali.
Persino la riflessione filosofica è stimolata e innovata dalla tecnologia, sia perché questa ci offre nuove tematiche su cui riflettere, sia perché le invenzioni tecnologiche hanno contribuito a velocizzare alcuni processi di ricerca e trasmissione delle informazioni, hanno permesso a filosofi distanti nello spazio di interfacciarsi velocemente e condividere prospettive, sia perchè le esperienze con la realtà virtuale e l’A.I. impattano sul nostro stesso modo di pensare.
N.EX.T., la startup che ho aperto insieme alla Prof.ssa Scarlata e al Prof. Bottani, entrambi Docenti dell’Università degli Studi di Bergamo, facilita i processi di cambiamento anche relativamente all’introduzione di nuove tecnologie in azienda.
Perché, in fondo, l’essere umano è attratto e al tempo stesso spaventato dal nuovo, e mette quindi in atto processo di resistenza all’introduzione di nuove tecnologie o, al contrario, ne fa un uso acritico.
Attivare processi di riflessione filosofica su questi argomenti e abbinare pratiche di attivazione del cambiamento permette quindi alle aziende di cogliere opportunità e trarre vantaggio competitivo dalla sua capacità di cavalacare in modo critico e consapevole il cambiameto.
Se anche tu credi che allenare la mente e applicare la riflessione filosofica alla vita quotidiana sia un vantaggio competitivo per la tua professione, partecipa al prossimo Think Lab© on line.
Parliamo di etica del linguaggio, alleniamo abilità cognitive e stimoliamo il confronto critico tra i partecipanti.
La partecipazione è gratuita. Per iscriversi è necessario inviare una mail a [email protected].
Ti aspetto! Valeria
