Il momento della proclamazione è stato emozionante.
E poco importa se nel corso dell’ultimo anno avevo affrontato platee ben più “temibili”: arrivare alla fine di un percorso tanto bello quanto importante e impegnativo porta comunque con sé una scarica di adrenalina che si concentra in quel lungo minuto che precede la votazione finale (per la cronaca, 110 e lode!).
La commissione era formata da sei Docenti, la metà dei quali incontrati durante i quattro anni di studio.
L’ho fortemente voluta questa laurea, non tanto per il certificato, quanto per i contenuti: volevo approfondire la teoria dell’argomentazione filosofica, capire come si può coltivare a livello accademico la filosofia dell’azione, saperne di più sulla filosofia analitica contemporanea e provare a metterla in dialogo con l’approccio esistenziale che ho coltivato durante la laurea triennale, al master in Consulenza filosofica e nei vari corsi di formazione sulle pratiche filosofiche.
L’approccio analitico ha probabilmente acuito la mia predisposizione alla logica e all’osservazione acuta della realtà, cosa che peraltro anche la meditazione insegna a fare.
Ma non sono mancati corsi più umanistici e studi che hanno aperto un mondo rispetto alla possibilità di applicare l’analisi filosofica a temi quali l’ambiente, le pari opportunità, l’intelligenza artificiale e così via.
Studiare e lavorare non è stato sempre facile, ha significato dedicare buona parte del tempo libero ai libri, portarmeli quasi sempre anche in vacanza. Qualche volta ha comportato anticipare notevolmente la sveglia e e osservare il sole che sorge sapendo che per te la giornata è iniziata già da un pezzo e che durerà ancora a lungo.
Quello che mi ha permesso di superare le resistenze è sempre stata la motivazione, la ferma intenzione di raggiungere il mio obiettivo (laurearmi nei tempi e traendo il massimo dal percorso) e, soprattutto, la percezione che l‘atto stesso dello studiare filosofia attivasse la mente e la rendesse lucida, vigile, vispa, acuta.
Certi studi nobilitano l’anima, altri la mente: la filosofia tocca entrambe le sfere ed è per questo che la trovo così “potente” e così meravigliosa.
Ed è con questa consapevolezza e questa motivazione altrettanto forte che oggi entro nelle aziende attraverso le attività di N.EX.T., la mia startup, e offro a imprenditori e manager percorsi che permettono di migliorare la qualità della vita lavorativa e di trarre beneficio dalla filosofia attraverso il metodo delle Experiences filosofiche.
Per saperne di più su N.EX.T. e le attività di sviluppo di competenze imprenditoriali grazie alle pratiche filosofiche: [email protected]