“Il ritmo del corpo, la melodia della mente e l’armonia dell’anima creano la sinfonia della vita”.
(B.K.S. Iyengar)
Le luci sono spente, l’atmosfera raccolta. Nella sala solo silenzio. E tanta concentrazione.
Gli allievi sono pronti: distesi nella posizione del cadavere, attendono le indicazioni per iniziare la pratica.
Le parole escono dalla mia bocca e accompagnano i corpi in uno stato di profonda quiete. Dai piedi alla testa, lasciamo che le tensioni si sciolgano, che i muscoli si distendano e che tutto il nostro essere si predisponga all’esecuzione delle 12 asana della Sequenza Sivananda.
Nel mio ruolo di facilitarice, cerco di fare spazio all’ascolto, permettendo agli Insegnamenti dei Maestri di agire attraverso di me.
Una dopo l’altra, esploriamo le posture in programma per la prima lezione di questo ciclo di incontri e lasciamo che il corpo si abitui ai movimenti e che la mente inizi a contemplare la possibilità di spostare il proprio limite più in là.
Via via che la lezione prosegue, l’attenzione si sposta all’interno e l’occhio della coscienza riesce a cogliere ciò che è invisibile alla ragione: il corpo torna ad apparire come un simbolo e gli organi come centri di energia. I confini della fisicità sfumano e tu ti senti di nuovo parte di qualcosa che conosci e al quale, tuttavia, non sai dare un nome.
Il profumo dell‘incenso riempie la stanza e la luce soffusa delle candele favorisce il distacco dagli oggetti dei sensi.
Nella sequenza si alternano momenti di attività e stati di profondo rilassamento, che permettono di interiorizzare i benefici delle asana e di ritrovare l’equilibrio.
La nostra lezione si conclude con la preghiera finale, il Tryambakam, e con qualche accenno ai 5 principi dello yoga.
Resta ancora qualche minuto da dedicare alla condivisione dell’esperienza e alle domande finali, che ci offrono l’occasione per conoscerci in quanto persone e non solo in quanto anime che si incontrano lungo il sentiero dello consapevolezza.
Saluto tutti rinnovando l’invito alla pratica quotidiana e con la promessa di inviare una scheda dettagliata di quanto abbiamo fatto, così che l’esercizio individuale sia facilitato.
Rimasta sola, mi guardo attorno e mi godo la sensazione di essere tornata a casa: quella casa da cui tutti proveniamo e alla quale le nostre anime anelano a tornare.
E con questa sensazione di profonda pace e di quiete nel cuore, mi concedo ancora qualche minuto per scrivere.
Le luci si spengono e il silenzio aleggia ancora nella stanza.
E’ tempo di dormire. E’ tempo di fare ingresso in un’altra dimensione in cui l’io può finalmente allentare la presa e la nostra anima comunicare attraverso i sogni.
Con l’augurio di una buona serata e di una buona notte,
Valeria
PROSSIMI APPUNTAMENTI:
- Giovedì 15 febbraio alle 19:00 a Capriate (Bg)
- Sabato 10 marzo: Sivananda Yoga Calss
- Lezioni individuali su appuntamento