Sul coraggio di guardare al domani: racconti dal Gioco dell’Eroe

“Se ti fosse concessa la possibilità di cambiare qualcosa nella tua vita, da dove partiresti?”

Mai come in questo momento, alla luce dei tanti cambiamenti che stanno ri-modellando la mia vita, sento l’urgenza di confrontarmi con questa domanda.

Per imparare a conoscermi, per capire se il sentiero che sto percorrendo è ancora in sintonia con i desideri più profondi della mia anima e per non perdere nemmeno un altro minuto in inutili ripensamenti e in nostalgici attaccamenti al passato.

La meditazione del 5° livello del Gioco dell’Eroe – il workshop di immaginazione creativa di Gianluca Magi – mi ha permesso di spostare l’attenzione da un passato nel quale rischiavo di restare prigioniera ad un futuro che, oggi, appare come una pagina bianca ancora tutta da scrivere.

Ho ricevuto buona parte di ciò che, negli anni, ho chiesto all’universo: ho una casa, un lavoro che amo tantissimo, un compagno che sta insegnando cosa significhi imparare ad accettarsi e che mi incoraggia e sostiene ogni volta in cui mi voglio imbattere in una nuova avventura.

Ed è proprio questa spinta verso il domani, quella sete di conoscenza che mi appartiene sin da quando ero piccola, che ancora oggi, giorno dopo giorno, si fa sentire e, come un cavallo scalpitante, mi chiede di essere accolta, soddisfatta e alimentata.

Sono questa tensione verso la consapevolezza e il desiderio di sperimentare fino a che punto ognuno possa essere davvero creatore del proprio destino che mi intrigano, mi appassionano e forniscono di volta in volta il materiale per rendere la vita una meravigliosa opportunità di crescita per l’anima.

Con il Circolo di Verona, ieri, ho condiviso tutto questo.

Ho raccontato di quanto sia prezioso per me il lavoro che faccio e di quanto indispensabile sia scrivere con la consapevolezza che qualcuno leggerà.

Ho condiviso la gioia per l’esperienza messicana e l’emozione per quella storia d’amore che avrebbe potuto rivelarsi un fuoco di paglia e che invece sta assumendo sempre più i tratti di una relazione importante all’interno della quale mi sento come un fiore che sboccia.

Aspetto allora con trepidazione e gioia l’arrivo di Gianluca a fine mese per continuare il Viaggio coi Compagni del gruppo di Bergamo e ringrazio con grande affetto tutte le persone che questo percorso mi sta dando l’opportunità di incontrare e conoscere.

Con affetto, dunque, e gratitudine,

Valeria