Quando ci dedichiamo a qualche cosa di nuovo (una storia d’amore, un lavoro, un corso, la realizzazione dl proprio progetto di vita, ecc..) c’è sempre una prima fase nella quale ci si sente molto coinvolti, in cui si investe una gran quantità di tempo e di energia per far decollare il progetto.
Potremmo definirla la fase dell’innamoramento, in cui tutto è “wow”!!
La nostra mente è come una sorgente da cui continuamente sgorgano idee e c’è tanta voglia di fare. Possiamo intravedere la meta, abbiamo chiaro dove vogliamo arrivare e pregustiamo il sapore del successo e la gioia che proveremo nel tagliare il traguardo. Tutto sembra possibile in questo momento.
Poi subentra la fase dell’assestamento: piano piano l’entusiasmo si raffredda, il nostro obiettivo non è più La Novità, ma qualcosa che diventa parte integrante della nostra vita quotidiana e sembra perdere fascino.
E con la routine subentra anche la necessità di fare i conti con le difficoltà quotidiane che incontriamo quando cerchiamo di tradurre in pratica le idee.
La fase di assestamento, quella del lavoro paziente e perseverante, quella della quotidianità: è qui che si gioca la partita.
In questa fase possiamo avere l’impressione che il progetto non sia più così “wow”! Eppure è il modo in cui gestiamo questi momenti a fare la differenza: in molti hanno grandi idee, in pochi hanno la perseveranza per portarle a termine.
E’ il momento dell’impegno, della tenacia, è qui che si distingue chi passa da un’idea all’altra senza mai realizzarne nessuna da chi ha il coraggio di scegliere in quale direzione andare ed esplorare il sentiero fino in fondo.
Spesso subentrano “demoni” come la pigrizia, lo scoraggiamento, la scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità. Il nostro senso critico può farsi sentire come una vocina che sussurra che in fondo l’idea non era poi così buona, che non abbiamo i mezzi giusti per realizzarla, che il mondo non è pronto a coglierne il valore.
E così ci arrendiamo.
Il segreto per andare avanti è riconoscere ogni sussurro della mente come segno di un meccanismo boicottante attivo in noi. Se sapremo agire invece di re-agire, riusciremo a dissolvere ogni tentennamento e vivremo il nostro sogno!
E così potremo accedere alla “fase finale”: quella in cui, dopo tanto impegno, saremo giunti alla meta: ciò che avevamo intravisto come immagine mentale è diventato realtà.
Abbiamo dissolto le paure e le ombre e stiamo vivendo il nostro sogno.
E il sapore che hanno le giornate vissute con la consapevolezza che stiamo vivendo la vita che volevamo vivere è indescrivibile!
Ogni istante sembra prezioso, intenso. E anche i gesti più ordinari diventano l’occasione per tenere vivo il piacere e per dare nuova linfa alla nostra vita. L’anima torna a sgorgare e a produrre idee e si ha la sensazione che tutto sia semplice, fluido.
“Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.
La tua Leggenda Personale è quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual è la loro leggenda personale.
In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero fare nella vita.
Ma poi, mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda personale. (…)
Sono le forze che sembrano negative, ma che in realtà ti insegnano a realizzare la tua Leggenda Personale. Preparano il tuo Spirito e la tua Volontà.
Perché esiste una grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà è perché questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla terra.”
(P. Coelho, L’Alchimista)