Non era previsto, non era calcolato, ma è successo. E con un pò di timore mi sono abbandonata all’esperienza.
Dopo la pratica il cuore era aperto, come tutto il mio essere. C’era solo l’amore, tanto amore.
E poi le mani hanno iniziato a sfiorarsi, audaci e timorose al tempo stesso, come se sapessero di essere veicoli in grado di portarti ad una soglia che non sei sicuro di voler oltrepassare. Ma qualcosa ti dice di andare avanti, di vivere il momento, nella sua totalità, senza portare con te le ferite del passato che temi possano risvegliarsi, nè le aspettative sul futuro: sei nel momento presente, sei lì, totalmente e completamente.
E, senza riserve, ti dai.
La sua mano avvolge la tua, con un tocco gentile e deciso al tempo stesso e così ricordi come ci si sente quando hai accanto a te un uomo, un’energia maschile, qualcuno che sa infonderti sicurezza, fiducia, stabilità, forza. E nel permettergli di guidare l’esperienza, realizzi che ti stai affidando, che ti stai abbandonando: stai lasciando che sia lui a condurre il gioco.
E’ così che ti accorgi che una nuova parte di te sta uscendo: c’è una donna che incontra un uomo.
C’è una donna che si scopre tale, c’è un’energia femminile che si risveglia, che inizia ad esistere e a farsi largo tra le tante immagini di te che finora hai incontrato lungo la strada, che hanno parlato attraverso la tua bocca e che si sono espresse nelle forme del tuo corpo. Questa Valeria è qualcosa di nuovo, è una nuova me stessa.
Nel vivere questo momento mi sono percepita in tutta la mia fragilità, mi sono sentita nuda, più di quando lo sono stata veramente, ho permesso all’altra persona di farsi strada tra le corazze e di arrivare al mio centro.
E’ stata la totale e completa fiducia nell’altro che mi ha permesso di far vivere questa Valeria.
Non c’è stato bisogno di altro, non c’è stato bisogno di andare oltre l’intensità delle due mani che si incontrano per avvertire la sensazione che fare l’amore sia esattamente questo e che questa sia l’esperienza dell’unione… è questo grado di apertura, fiducia, intimità, connessione che ti permette di fare l’amore attraverso il solo tocco delle mani, che ti porta ad entrare in relazione con un fiore, un albero, con il vento e il mare… di sentirti parte del tutto, di annullarti e, così facendo, di diventare il tutto.
Solo il silenzio ha potuto fare da cornice a questo momento: le parole sono il linguaggio della mente, le sensazioni sono il linguaggio del corpo, ma quando non avverti alcun bisogno di dire, di condividere, di spiegare, di sapere, quando sai stare nel silenzio, con la certezza che l’altra persona senta esattamente ciò che senti tu, allora, stai parlando il linguaggio dell’anima.
Valeria