Sabato 6 giugno : “Mangia ciò che ami, ama ciò che mangi”: workshop di Mindful Eating a Milano
Info sui corsi base di Mindful eating: Ambra
A dispetto delle apparenze, la zona grigia è spesso una salvezza.
Nei corsi di mindful eating incontro molte persone che tendono a vedere il mondo in bianco o nero. Questo atteggiamento le spinge ad oscillare continuamente tra il rispetto di regole rigidissime e stressanti regimi alimentari e il concedersi tutto ciò che in quel momento hanno voglia di mangiare, esagerando e ricadendo, poi, nel circolo dello sconforto e del biasimo.
Tutto o niente, insomma.
Mi piace invece pensare alla zona grigia come ad una vasta area, che contiene numerose e diverse opzioni. O come ad un universo di possibilità che la nostra mente, spesso prigioniera delle abitudini e dei modelli, a volte non riesce a contemplare.
La zona grigia è quella a cui si giunge quando rompiamo gli schemi, quando usciamo dai limiti che la nostra stessa mente ha posto e che abbiamo finito per credere veri, reali, oggettivi. Come nel gioco dei 9 puntini.
Se a pranzo abbiamo mangiato troppo, se abbiamo iniziato la giornata di malumore, se ciò che volevamo non è accaduto… beh, forse non è tutto perduto! Forse non c’è bisogno di aspettare la prossima settimana per migliorare le nostre abitudini alimentari, forse possiamo trasformare la nostra esperienza già in questo momento, collocandoci in qualche punto della zona grigia.
E forse, proprio questa stessa scelta, sarà la chiave del nostro successo.
Il nostro approccio al cibo si rivela ancora una volta fonte di ispirazione e ci spinge a riflettere sui nostri automatismi e le nostre abitudini:
in quali altri ambiti della nostra vita stiamo dunque pensando in bianco o nero? E quando saremo pronti ad esplorare ciò che sta oltre i confini della mente?
“Forse puoi non sapere perché fai certe scelte, ma ci sono sempre delle ragioni per cui fai ciò che fai. Ogni giorno sei chiamato a fare scelte più o meno importanti che ti conducono più o meno vicino rispetto alla tua meta. Anche non fare nulla è una scelta. Sia che le tue siano semplici scelte, come decidere se andare a letto o stare sveglio a guardare la Tv oppure più impegnative, come decidere se chiudere o meno una relazione, le tue scelte sono comunque dettate dai vantaggi e dagli svantaggi che ogni decisione comporta. Per semplificare: se la situazione attuale ha maggiori vantaggi che svantaggi, sceglierai di non cambiare nulla. Quindi i cambiamenti avvengono nel momento in cui percepisci che una situazione nuova può offrirti più vantaggi di quella vecchia. Hai sempre la possibilità di decidere, anche se la tua unica opzione fosse quella di scegliere se accettare una situazione oppure resisterle. fare attenzione al tuo potere di scegliere ti permette di prenderti cura della tua vita. Se continui a mangiare pur non avendo fame, hai tre opzioni tra cui scegliere: continuare a mangiare, portare la tua attenzione altrove, identificare i tuoi veri bisogni. ogni opzione è valida ed ognuna ha i suoi vantaggi.”
(Michelle May, Eat what you love, love what you eat)