L’avete provata anche voi quella sensazione una volta nella vita?
Che si tratti di lettere del primo amore o di un libro che da tempo è sulla mensola e che mai abbiamo letto, che si tratti di un abito che teniamo giusto per stare comodi in casa o di svuotare una dispensa troppo piena che ormai non sappiamo nemmeno cosa contenga con esattezza, quando facciamo spazio, qualcosa dentro di noi ringrazia.
Ma con quale criterio scegliamo cosa conservare e cosa lasciare andare?
Esattamente nello stesso modo in cui, giorno dopo giorno, decidiamo cosa mangiare quando pratichiamo l’arte del mindful eating: cambia l’oggetto, ma i presupposti e il metodo sono gli stessi.
E la chiave, come sempre, è ascoltarsi.
Basta sentire cosa ci fa ancora brillare gli occhi, quali emozioni risveglia in noi un oggetto, come ci sentiamo quando indossiamo un abito o cosa ci impedisce di staccarci dalla foto di quella persona.
E, come per il cibo, anche nel caso del riordino, non serve liberarsi di tutto indiscriminatamente: possiamo regalarci qualche giorno di digiuno per dare al corpo la possibilità di rigenerarsi dopo un periodo di eccessi, ma il punto è apprendere un metodo che ci permetta di selezionare e, di volta in volta, scegliere.
Non una volta per tutte, ma ogni volta.
E’ questa la chiave per evitare di tornare in situazioni di caos e confusione nel giro di pochi giorni!
Se ti va di vivere questa esperienza insieme a me, contattami: sarò felice di accompagnarti nel percorso di rinnovamento.. verso un nuovo armadio, una nuova casa e verso una nuova vita!
Namastè.