I love my job: la consulenza filosofica spiegata a mio padre

“Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo”.
(Adriano Olivetti)

 

Ore 19:30.

La famiglia Trabattoni seduta al tavolo sfoglia il materiale informativo che il Dott. Peretti mi ha lasciato in vista dell’incontro del prossimo lunedì mattina con il Marco Pellegrini, neo-presidente di Noesis, associazione filosofica della provincia di Bergamo.

Mi piace questo Peretti!” sentenzia mio padre. E, con questa frase, apre la strada ai racconti sulle esperienze che ho vissuto a Genius Faber nelle scorse settimane.

Usando un linguaggio semplice e immediato, consapevole del fatto che, per chi ha poca dimestichezza con la filosofia, non sia sempre facile cogliere il valore dell’intangibile, li accompagno nel magico mondo della consulenza filosofica aziendale.

Sintetizzando, possiamo dire che si tratta di ascoltare, riflettere e poi individuare i valori e le idee che costituiscono l‘anima di un’impresa o di un luogo per renderle esplicite a chi le vive ma non sempre ne è pienamente consapevole.

Una volta estrapolato il DNA dell’azienda, della persona o del luogo, si passa poi a indicare come valorizzare questi tratti distintivi per farli diventare punti di forza e spenderli efficacemente nel mondo del lavoro (o in quello della realizzazione personale e professionale).

Ma il lavoro a Genius Faber è anche fatto di progettazione, innovazione, studio e creatività.

Il giallo, che nello yoga simboleggia il colore dell’apprendimento e della conoscenza, la fa dunque da padrone tanto sulle pareti, quanto negli scambi che si susseguono e che vedono persone, competenze, idee e storie di vita, entrare e uscire dall’ufficio torinese.

Ora lo sguardo è rivolto al Meeting del prossimo week end, di cui Genius Faber è main sponsor e le energie risvegliate grazie alla meditazione e allo yoga verranno spese per garantire ai partecipanti profondità concettuale e calore umano.

Perché, in fondo, al di là del metodo, ciò che permette la crescita in un percorso filosofico – tanto individuale quanto di gruppo – è il modo in cui ci si sente quando si sta insieme.

Vi aspetto quindi sabato 5 e domenica 6 ottobre a Medolago (Bg) per una scoppiettante opportunità di riflessione, dialogo, scambio.

Con gioia e gratitudine,

Valeria