“E’ della parte di te che nessuno conosce che mi sono innamorato.
Non parlo di quella che piange o che spesso è in balia delle sue emozioni – quella ormai la conoscono in molti e con molti l’hai vissuta – ma di quella che non mostri mai, quella che trema all’idea di farsi prendere per mano o arrossisce quando si accorge che la stai per baciare, quella che tenti di proteggere con la corazza che hai costruito, quella così restia a farsi guidare, ad avere fiducia, a “svelarsi” e “scoprirsi”. E’ questa la parte di te che vedo e che amo”.
Credevo di averla nascosta così bene quella Valeria, credevo di potermela cavare senza che “lei” venisse interpellata, credevo addirittura che non esistesse più.
E invece eccola lì, la Valeria più intima, quella a cui davvero poche persone hanno accesso, quella che ho messo a tacere per evitare di soffrire, pensando che nessuno sarebbe stato in grado di interagire con lei.
E’ proprio “lei” ad aver attirato nella mia vita la persona che, sapevo, prima o poi sarebbe arrivata: lasciandola uscire, permettendole di esprimersi, ho portato l’amore nella mia vita e sono riuscita ad entrare con fiducia in una relazione.
E’ dando voce alla mia fragilità che ho potuto trovare ciò che davvero cercavo e che, forse, non mi legittimavo a desiderare.
E’ così che ho incontrato una persona che ha saputo prendermi per mano e condurmi con decisione verso ciò che tanto desideravo e con altrettanta intensità temevo: quel qualcuno che ti guarda come fossi un libro aperto e davanti a cui senti che non è necessario indossare alcuna maschera, perchè tanto non funzionerebbe. Quel qualcuno che vede la tua anima e accanto a cui vuoi svegliarti al mattino.
E’ quel qualcuno sa farti ridere e che sa infonderti così tanta fiducia da farti attraversare le tue paure e trovare proprio in esse la chiave per la vera gioia. Quel qualcuno che, quando lo incontri, sai che non ti permetterà di fuggire come hai sempre fatto.
E, forse, stavolta, nemmeno tu sentirai più il desiderio di farlo.
Valeria