“È nella regione del cuore che ha luogo il riconoscimento spontaneo dei collegamenti che la mente spesso comprende solo in un secondo momento. Questi nessi dapprima quasi inspiegabili ma percepiti con assoluta certezza si definiscono sincronicità, o coincidenze, oppure semplicemente miracoli”.
(Consigli dal Cuore, Ruediger Schache)
Come pesci che tentano di sguazzare fuori dalla loro vasca, penne, fogli e matite colorate, cadono dalla mia borsa ed arrivano a ridosso dell’ingresso del suo appartamento.
“Are you ok?” mi chiede. “Yes, thank you“, rispondo.
E intanto cerco di raccogliere oggetti e pensieri.
Un sorriso smorza l’imbarazzo. E’ il momento di prendere fiato e di iniziare la prima, vera, conversazione con quel ragazzo dallo sguardo misterioso e, al tempo stesso, rassicurante, che, per qualche motivo, continuo ad incrociare e che, qualche giorno prima, aveva rotto il ghiaccio chiedendomi da dove venissi e quale fosse il mio nome.
Per poi agguingere: “You are so beautiful: I think I could fall in love with you!“.
Spiazzata dalla sua disinvoltura, l’avevo ringraziato per il complimento ed avevo liquidato in fretta la faccenda, proseguendo rapida per la mia strada.
Ora, seduti sui gradini delle scale, riassumiamo in poche parole chi siamo e come mai, almeno per un pò, siamo entrambi ospiti di una città che ci stupisce per le diversità di cui si nutre e per le opportunità che offre.
Io che amo il caos che si respira a ridosso dell’ingresso alla metropolitana fuori casa, e lui che, invece, rimpiange il mare e le lunghe passeggiate sulla spiaggia, dove gli unici suoni che si sentono sono quelli delle onde del mare e dei pensieri che affollano la mente.
Due persone diverse, capitate più o meno per caso in questa grande città.
Entrambe con il desiderio di intavolare una conversazione che vada oltre le poche frasi imparate in questa lingua solo apparentemente familiare. Entrambe con la sensazione di avere qualcosa da dirsi o, forse, semplicemente, con la voglia di farlo. Entrambe in cerca di qualcuno che possa allevviare, almeno per un pò, la solitudine che si prova anche quando hai l’impressione di essere sempre circondato da persone.
Entrambe, inoltre, divise tra il piacere di viaggiare e la necessità di trovare dei punti fermi che diano senso ad esperienze, momenti, sprazzi di vita, che, come nei quadri impressionisti, sembrano sapientemente dipinti dalle mani del pittore, ma che, per essere compresi, devono essere osservati da una certa distanza.
Il tempo vola. La nostra tanto inaspettata quanto piacevole chiacchierata si conclude con un invito a rivederci e a continuare questo scambio di vite, di idee, di immagini e suggestioni.
Ma, conoscendo i tempi messicani, so che, prima del nostro appuntamento, passerà ancora un considerevole lasso di tempo, con buona pace del mio lato milanese che vorrebbe l’agenda della settimana pianificata con largo anticipo.
Anche questo, in fondo, è un insegnamento e un invito a provare a vivere secondo schemi e modalità diverse. Giusto per vedere che effetto fa prendere il tutto con un pò più di leggerezza e godere delle piccole, grandi, sorprese che rendono speciale la giornata.
Grazie, allora, a questa bellissima città, grazie al Messico, coi suoi colori, coi suoi ritmi, coi suoi abitanti, che la rendono una casa tanto accogliente, in cui trascorrere magici momenti tra amore e giochi del destino.
Con l’augurio di una splendida settimana,
Valeria
https://www.youtube.com/watch?v=bZsDH3gtoGM