Raramente riusciamo ad essere autenticamente in relazione con l’altro.
Più spesso lo siamo con l’idea che ci siamo fatti dell’altro, con l’immagine che abbiamo di lui o di lei, con le nostre proiezioni, con ciò che l’altro rappresenta per noi.
In questa fase ci siamo ancora – e solo – noi.
Siamo in relazione con noi stessi e l’altro è un’immagine prodotta dalla nostra psiche. Siamo nel mondo dell’anima e l’altro è lo specchio che ci permette di vedere chi siamo.
Vale anche per il cibo.
Quando il cibo è un simbolo sul quale proietti le tue aspettative, le paure, la tentazione di controllare tutto, allora non conta ciò che hai nel piatto, ma ciò che questo rappresenta per te.
Solo ripulendo gli eventi da ciò che c’è nei tuoi occhi, inizi a conoscere davvero chi hai davanti e a riconoscere le cose per ciò che sono. E’ il momento in cui inizi a scegliere.
Fino a quel momento nel piatto ci sei tu, non il cibo. Nel piatto c’è il tuo mondo. E ti basta osservare cosa mangi, il modo in cui mangi, ciò che senti, provi, pensi mentre mangi per accorgertene.
Cibo, simboli, relazioni e specchi: questo è I FiL Food.
I FiL Food è il percorso che ti invita ad usare la relazione con il cibo come occasione per conoscere te stesso, per riuscire, alla fine del Viaggio, a vedere il cibo per ciò che è e ad entrare in relazione con il cibo in quanto cibo.
Prima dello Zen le montagne sono solo montagne e le acque sono solo acque.
Quando inizi a fare zen, le montagne cessano di essere solo montagne
e le acque cessano di essere solo acque.
Quando arrivi all’illuminazione, le montagne tornano ad essere montagne
e le acque tornano ad essere acque.
(Proverbio zen)