La verità è bellezza: connessioni filosofiche dai laboratori di Philosophy for Children

“Il più grande nemico di una qualsiasi delle nostre verità può essere il resto della nostra verità”.
(William James)

 

Ci siamo: eccoci alla fine di questo percorso che coinvolge trasversalmente gli alunni delle classi 5° della primaria e i ragazzi delle 3° della secondaria.

E’ il nostro ultimo incontro e, per valutare insieme il lavoro svolto, decido di proporre loro la citazione del poesta J. KeatsBeauty is truth and truth is beauty“.

Qual è il nesso, chiedo, tra la verità e la bellezza? E che cosa hanno a che fare verità e bellezza con il laboratorio di filosofia?

Le ipotesi iniziano ad arrivare e immediatamente la Comunità di Ricerca, che ormai ha acquisito il metodo di indagine, decide di esplorare un pò più a fondo il significato di questi termini, provando a fare un pò di chiarezza.

Federico, allora, suggerisce che l’astuccio è vero perchè è concreto, perchè esiste e lo posso vedere, toccare, sentire, persino mordere!

Verità, dunque, come esistenza e come dato di realtà.

Ma la verità è anche assenza di errore, come quando, spiega Francesca, in una verifica bisogna mettere decidere qual è la risposta giusta.

Verità, poi, come ricerca, come tentativo di individuare come stanno le cose, in un processo che ci porta a confrontarci sia con il mondo, che con le idee che scorrono nella nostra mente e anche con i colleghi o, in questo caso, con i compagni.

E’ proprio questo intervento a mettere in luce una connessione tra la verità e la filosofia: la filosofia, infatti, è un processo di ricerca, è un costante interrogarsi, meravigliarsi, stupirsi, rimettersi in gioco. Ed ha tra i suoi obiettivi, fare luce, portare chiarezza dentro e fuori di noi e aggiungere un tassello al puzzle che rappresenta la nostra, personale, unica, irriducibile, visione del mondo.

E’ nella sincerità e nella semplicità, poi, che possiamo individuare, a detta della nostra Comunità di Ricerca, i parametri per riconoscere la verità: essere onesti con se stessi e con gli altri, per quanto possa a volte essere difficile, è sempre la scelta giusta e coltivare la verità ci permette di acquisire una bellezza che si riflette anche all’esterno.

Sembra infatti che i ragazzi riconoscano una relazione tra le qualità interiori che rendono la persona “bella” e quella luce particolare che emana chi è in pace con se stesso e che, per questo, può muoversi a passo sicuro nel mondo e relazionarsi senza timore con gli altri.

Verità, dunque, come obiettivo contenutistico del laboratorio filosofico e bellezza come sua espressione, che si riflette tanto nel piacere del riflettere quanto nella qualità del rapporto con gli altri.

Filosofia, verità e bellezza: tre termini, tre universi concettuali, tre pilastri di una vita che abbia come fine la ricerca, la consapevolezza e la realizzazione del sè.

Con l’augurio di avere ogni giorno la possibilità di vivere in armonia con ognuno di essi,

Valeria

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