Scegliere: la prospettiva di Aristotele

Nel III Libro dell’Etica Nicomachea, Aristotele tratta il tema della scelta.orientamento-scuola

La scelta appartiene al genere degli atti volontari, ovvero gli atti in cui il soggetto agente ha in sè il principio che lo muove a quell’azione e conosce le circostanze particolari in cui essa si attua.

Per lo Stagirita la scelta si applica solo sui mezzi, non sui fini e si compie solo che non è vincolato dalla necessità, dalla natura o dal caso.

Scrive Aristotele:

La volontà ha come oggetto piuttosto il fine, la scelta, invece, i mezzi: per esempio, noi vogliamo star bene di salute e scegliamo i mezzi per star bene.

E ancora:

la scelta è accompagnata da ragione, cioè da pensiero.

Il filosofo ritiene che la deliberazione indichi le varie azioni e i vari mezzi necessari per raggiungere determinati fini, ma l’individuazione di questi fini non dipende dalla scelta, bensì dalla volontà.

Attraverso la scelta, noi siamo responsabili delle nostre azioni, ma è solo la volizione dei fini ciò che ci può rendere moralmente buoni.

Spesso ci troviamo a dover scegliere in quale direzione andare e questo può causare ansia, preoccupazione, indecisione.

Una consulenza individuale che affianchi all’analisi filosofica validi pratiche di mindfulness, yoga e costellazioni immaginali permette di:

– essere consapevoli dei motivi consci ed inconsci che ci sono in gioco per te;

– portare alla luce resistenze inconsce al cambiamento;

– dissolvere le obiezioni emotive al successo;

– insegnarti l’arte segreta dell’operare una scelta;

– permetterti di trasformare l’ansia e il disagio in fonte di energia da indirizzare verso il raggiungimento del tuo obiettivo.

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