“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare”.
(Leonardo da Vinci)
Ok, lo ammetto: l’espressione non è mia!
Ma la prendo a prestito, sperando che al legittimo proprietario faccia piacere sentirsi – seppur implicitamente – citato.
Forse il coraggio non può davvero essere definitivo, nel senso che essere coraggiosi è un’attitudine che va rinnovata ogni volta in cui ci si trova di fronte ad una nuova sfida.
Ma il “definitivo“, qui, è da intendersi come quell’ultimo passo che ancora devi fare quando sei in procinto di varcare la soglia, di prendere una decisione, di uscire dalla zona di comfort, per gettarti, ancora una volta e con rinnovato entusiasmo, nella vita.
Quando siamo nel flusso, infatti, arrivano continuamente opportunità per evolvere, crescere, superare le nostre paure e, così facendo, continuare a vivere.
Nulla come la stagnazione, l’immobilità e le certezze stagnanti, infatti, minano la realizzazione dell’anima e, con essa, il nostro potenziale creativo: quel qualcosa che va coltivato, alimentato, proprio come un fuoco.
Basta aprirsi e le possibilità arrivano.Basta fare un passo verso il nuovo e la strada si manifesta.
Basta conservare il coraggio di andare incontro all’altro con fiducia, apertura, riconoscimento e gioia e il mondo intero rifletterà questa tua attitudine.
Basta un passo: ma quel passo va fatto.
E tanto la filosofia quanto la meditazione sono percorsi che risvegliano il coraggio, la capacità di sognare e le risorse per cavalcare il nostro domani.
Con gioia e fiducia,
Valeria