Ti è mai capitato di fantasticare su come le cose avrebbero potuto andare?
Ti ritrovi spesso ad immaginare il futuro e a chiederti se sarà come te lo aspetti?
Ti succede di “rimuginare” su eventi passati faticando ad accettare il modo in cui le cose sono andate?
Se sì, allora questo è il corso che stavi aspettando!
LA PROPOSTA
Un’esperienza di pratica filosofica grazie a cui esplorare l’idea di “mondo possibile” e utilizzarla per “pacificare il passato”, vivere il presente, immaginare e costruire attivamente il futuro.
IL PERCORSO CONCETTUALE
Viviamo davvero nel mondo presente?
O forse siamo talmente immersi nelle narrazioni del passato, nell’interpretazione del presente e nei tentativi di immaginare, prevedere, costruire e orientare il futuro da perdere il contatto con la realtà?
In realtà, difficilmente abitiamo il mondo presente.
Più spesso viviamo in mondi possibili, quelli che creiamo pensando a come avrebbero potuto andare le cose se (solo) avessimo agito diversamente, se avessimo modificato quella piccola o grande azione, se avessimo avuto il coraggio di parlare o la capacità di stare in silenzio, ecc..
E, nella maggior parte dei casi, ci troviamo a fare questi ragionamenti quando e perché fatichiamo a stare bene con ciò che c’è nel presente, ovvero: cerchiamo la variabile da modificare perché non ci piace lo scenario che si è delineato nel presente.
Ma siamo davvero sicuri, alla luce della complessità del reale, di poter trovare quella variabile? E siamo sicuri che, avendo davvero la possibilità di modificare quell’elemento che riteniamo essere la causa dello scenario presente, le cose andrebbero come ci siamo immaginati?
Pensare al “modo in cui le cose avrebbero potuto andare” ci libera (nel senso che ci fa uscire da circuiti di pensiero-azione ripetitivi) e ci fa apprendere dagli errori o forse (considerata la complessità del reale e il numero di fattori indipendenti dalla nostra volontà e non riconducibili alla sfera di ciò che sta sotto il nostro controllo) ci incatena alla paura di agire, al senso di colpa, alla commiserazione?
La riflessione sui mondi possibili diventa così un’opportunità per riflettere sulla vita, per osservare il nostro modo di relazionarci al passato, al presente e al futuro. Ma anche, ad un certo punto, per prendere le distanze da queste narrazioni, per abituare la mente ad allentare la presa e a lasciare andare l’urgenza autobiografica per fare spazio al pensare, per il puro piacere di farlo.
E proprio questo consente una nuova modalità dell’essere, in cui trovano spazio a presenza, l’incontro con se stessi e con l’altro, l’apertura al presente e il riconoscimento della bellezza e della perfezione del “qui ed ora”.
STRUMENTI E PRATICHE
- La meditazione (intesa come risveglio al presente attraverso il respiro e l’attenzione alle sensazioni del corpo): è la pratica che permette di imparare “stare con le cose così come sono”, cioè vivere la realtà pienamente, esattamente per come è.
- La resilienza: è l’attitudine che permette di conservare la propria integrità anche a fronte di eventi stressanti, traumatici, dolorosi.
- La filosofia: è sia pratica di accettazione (vedi stoicismo) e di liberazione “dall’urgenza della narrazione di sé”, sia possibilità di aprirsi all’essere attraverso l’esercizio del pensiero e per il puro piacere di farlo.
STRUTTURA DEL PERCORSO
Il percorso si articola in 4 momenti:
- 1° step: I MONDI POSSIBILI E LA CREAZIONE DEL FUTURO
- 2° step: I MONDI POSSIBILI E LA RIELABORAZIONE DEL PASSATO
- 3° step: LE PRATICHE DI PACIFICAZIONE
- 4° step: OLTRE L’URGENZA DI SE’
INFO
DOVE: in una splendida villa sul Lago Maggiore, a Castelvaccana (VA)
QUANDO: venerdì 6 ottobre dalle 10:00 (arrivo alle 09:30) alle 17:00
MATERIALE: tutto il materiale verrà fornito al momento dell’iscrizione
CONTRIBUTO: 100,00€. La quota comprende: corso, materiali di lavoro e snack. Per chi lo desidera, si pranza tutti insieme in un ristorante a pochi passi dalla sede del corso al costo di 15,00€.