Con il Gioco dell’Eroe, oltre i limiti del linguaggio

“I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo. Tutto ciò che io conosco è ciò per cui ho delle parole”.
(Ludwig Wittgenstein)

 

 

C’è chi propone una frase romantica, chi ci riconduce ad un sano pragmatismo, chi ci stupisce con un koan e chi si attiene scrupolosamente alla consegna e scrive una frase sul Gioco dell’Eroe che ritiene vera, in base alla sua esperienza.

Bastano pochi minuti e ci ritroviamo con 10 foglietti che riflettono altrettanti approcci al percorso di evoluzione creativa di Gianluca Magi.

Calcolo, tradimento, individualità, chiusura, falsità, new age, staticità, ottusità, ovvietà, ascetismo, sono solo alcuni dei concetti più distanti da ciò che questo magico percorso rappresenta per noi.

Al contrario, l’enfasi è su tre parole – fiducia, testimonianza, sensazione – a cui approdiamo dopo aver individuato i presupposti implicitamente o esplicitamente presenti nella frase iniziale che abbiamo pescato tra quelle appena scritte.

Già, ma quale significato ognuno di noi attribuisce a questi termini? Che cosa inetndiamo dire utilizzandoli in una frase? E siamo proprio sicuri che tutti siano d’accordo nell’associarli al GdE?

Sulla scorta di queste suggestioni, ogni Giocatore indica un sinonimo che meglio specifichi la propria posizione e, dopo momenti di scambio e di confronto, sulla lavagna fanno capolino parole come percezione, non-mente, lealtà, stato dell’essere, abbandono, guida, amore, conoscenza, presenza, risonanza e riverbero.

Questo esercizio filosoficoproposto ieri sera al ritrovo del Circolo Magico di Bergamo è stato il piacevole coronamento di una meditazione che ci ha visti interagire in piani non ordinari del reale.

Pur utilizzando due tracce diverse, infatti, le nostre visualizzazioni hanno avuto punti in comune e immagini ricorrenti che dimostrano, ancora una volta, che la comunicazione non necessariamente avviene a livello del linguaggio e che, anzi, nel mondo extra-ordinario, impressioni, suoni forme e colori assumono una valenza universale che tutti comprendiamo e a cui permettiamo di agire nel profondo.

Tuttavia, confrontarci in modo strutturato e soffermarsi passo dopo passo per accertarci che ciò che la bocca dice sia esattamente ciò che la mente pensa e che i nostri interlocutori comprendano con quale sfumatura di significato utilizziamo il linguaggio, ha fatto in modo che il dialogo assmesse uno spessore filosofico inedito in un gruppo in cui la forma di comunicazione più usata è quella del cuore e dell’anima.

Arrivati a casa ci gustiamo ancora per un pò la bella energia della meditazione e della pratica filosofica, lasciando che queste riverberino dentro di noi fino al mattino, quando, incuranti del freddo e dei primi fiocchi di neve, ci dirigiamo verso Milano.

Con l’augurio che le contaminazioni (di persone di pratiche) si facciano sempre più frequenti e e con la speranza di vedere al più presto il nostro affezionato Agente di Viaggio, un saluto e un abbraccio,

Valeria

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PROSSIMI APPUNTAMENTI CON IL GdE:

      domenica 11 marzo alle 09:30:

ritrovo del Circolo Magico del GdE4

      sabato 24 marzo alle 17:00:

ritrovo del Circolo Magico del GdE6

      venerdì 13 aprile alle 20:30:

serata introduttiva al 1° livello

      sabato 26 maggio dalle 16:30 alle 22:30:

5° livello del GdE con Gianluca Magi

      domenica 27 maggio dalle 10:00 alle 16:30:

1° livello del GdE con Gianluca Magi