“Le ruote di una bici sono come le lancette di un orologio: girano lentamente ma possono andare molto lontano rotolando verso il futuro senza fretta”
(Enrico Caracciolo)
E fu così che, per la prima volta, questa mattina, mi recai al CAF.
Odio la burocrazia, odio i moduli e odio fare le cose di fretta, ma, come insegna la Bhagavad Gita, ognuno ha il suo karma ed, evidentemente, è giunto per me il momento di confrontarmi con ciò che meno mi piace per sciogliere, una volta per tutte, questo nodo che ciclicamente si ripresenta e che genera stress e malcontento (il “buon Filippo“, col quale ho condiviso gioie e dolori della settimana appena trascorsa, ne sa qualcosa 😉 ).
Carica di fiducia e corazzata rispetto ai tentativi di dissuasione sul successo della mia missione che giungono da ogni angolo della sala d’attesa, mi reco allo sportello dove la giovane impiegata mi spiega nei dettagli qual è l’iter da seguire e mi fissa un appuntamento al quale dovrò presentarmi armata di pazienza e di un numero considerevole di documenti.
Soddisfatta, esco dalla sede del CAF con tutte le informazioni di cui avevo bisogno e con la piacevole sensazione di essermi avvicinata, un passo di più, alla mia nuova vita.
Il ritorno in università si preannuncia come un‘esperienza totalizzante, che mi coinvolge come persona prima ancora che come studentessa.
Nuova vita, dunque, nuova città, nuovo lavoro, e la stessa certezza – maturata grazie al susseguirsi di un considerevole nuomero di “peripezie evolutive” – che non si è mai soli nel cammino e che, quando ci si apre agli altri e al mondo, ciò di cui abbiamo bisogno, trova il modo di giungere a noi.
A volte nei modi e nei tempi più inaspettati.
Offro allora il mio impegno e, con l’aiuto di Ganesha, Colui che è in grado di rimuovere qualunque ostacolo e di garantire il successo dei nuovi progetti, mi preparo a salire su un nuovo treno.
La destinazione? Ancora pochi giorni e la scoprirete sulla pagina fb di FilosofiaAmica 😉
Un grande abbraccio carico di affetto e riconoscenza verso chi mi sta sostenendo ed affiancando (moralmente e materialmente) in questa parte del percorso (soprattutto al “buon Filippo” che, per permettermi di terminare l’articolo, sta mettendo a tacere lo stomaco che brontola da più di mezz’ora!),
A presto, dunque, con i racconti delle avventure dell’Anima
Valeria
https://www.youtube.com/watch?v=Qg88CknV1zY