“Gli Dei non sanno pronunciare falsità, perchè devono essere ogni parola”.
Eschilo
Le luci sono soffuse e l’atmosfera tranquilla.
Mantenere la concentrazione per tutta la durata dell’esercizio è per i bambini un po’ impegnativo, ma, una volta assunti a tutti gli effetti i panni di “lumachine silenziose“, seguire le indicazioni e mantenere l’attenzione sul respiro, diventa una piacevole coccola tra i mille impegni della giornata.
Il progetto è di quelli impegnativi e stimolanti: proporre un ciclo di incontri il cui obiettivo è accompagnare gli alunni delle classi seconde della primaria nell’ascolto di sé e fornire loro strumenti attraverso cui riconoscere il proprio stato psico-fisico e strategie per coltivare il benessere quando sembra che la strada sia un po’ in salita o quando un’emozione difficile viene a fare visita.
Il primo passo è proprio ritrovare il contatto con il “super-potere” che ognuno di noi possiede, quell’ancoraggio al quale, ad ogni età e in qualsiasi circostanza possiamo ricorrere per ritrovare pace, centratura ed equilibrio.
Ovviamente parliamo del respiro, che, senza bisogno del nostro intervento, ci tiene in vita.
Ma anche il battito del cuore e le sensazioni corporee diventano elementi su cui concentrarsi: per restare nel momento presente, per riconoscere quali sono i linguaggi che il corpo parla per raccontarci come sta e per suggerirci in quale direzione andare e cosa, magari, lasciarci alle spalle.
Sensazioni, emozioni, dunque, ma anche pensieri, condivisioni e pratiche per coltivare la gentilezza e la gratitudine: è un percorso ricco e che, sin dall’esordio, ha suscitato nelle Insegnanti il desiderio di avere, loro stesse, la possibilità di un momento, nella routine quotidiana da dedicare alla cura di sé.
Con l’augurio che ognuno di noi, oggi, possa trovare un motivo per cui essere felice ed un’occasione per stare bene,
Valeria