Hypnotised: su una lunga notte d’amore e di sogni

“Look at the stars, and how they shine for you”

(Coldplay, Yellow)

 

“Voglio vederti addosso solo quello” le dice volgendo lo sguardo al ciondolo che porta al collo.

Continuando a baciarla e a slacciare, uno dopo l’altro, i bottoni della sua camicia, prosegue: “Deve avertelo dato qualcuno di importante, non lo togli mai”.

Poi, senza lasciare spazio alla risposta, la prende ancora tra le braccia.

Ciò che resta di quella notte d’amore è un susseguirsi di attimi, baci, sospriri e brividi lungo la schiena.

 

Curioso come le persone entrino ed escano dalla nostra vita: fugaci apparizioni che ti permettono di vederti con occhi nuovi o presenze costanti che sanno riportarti a ciò che sei.

Queste settimane fiorentine sono state un susseguirsi di incontri con persone molto diverse tra loro: giovani ragazzi che con coraggio hanno chiuso capitoli importanti della loro vita (storie d’amore, lavori insoddisfacenti, percorsi di studio coronati con successo) e sono partiti all’avventura raggiungendo l’Italia per percorrere in lungo e in largo il nostro Bel Paese, ma anche di padri di famiglia in cerca di un momento per ritrovare loro stessi e insegnanti di yoga giunti qui per continuare a studiare e formarsi.

Nell’ascoltare i loro racconti e nel lasciarmi condurre nei loro mondi, mi accorgo che una sola vita non basta.

Che una sola vita non mi basta.

Mi scopro innamorata e felice di esserlo. Scopro di voler vivere e colorare le mie giornate con pennellate decise e tonalità varipinte.

Scopro di amare me stessa e le persone che incontro.

Scopro di provare grande riconoscenza per chi, in questi giorni, ha dialogato con me, parlando con franchezza e sincerità, permettendomi di riflettere e di considerare le prospettive che mi si aprono dinnanzi da un punto di vista diverso.

Scopro di volere ancora quei brividi lungo la schiena e di volere qualcuno che mi regali una notte d’amore nella quale sembra non esistere altro che la pelle nuda avvolta dalla luna.

Scopro di saper aspettare e di non avere più voglia di farlo.

Scopro che è il momento di ripartire da me stessa.

Scopro di volere accanto qualcuno che chiuda in fretta la valigia e, senza pensarci, corra da me.

Semplicemente perchè ci sei. Semplicemente perchè sei tu.

Semplicemente perchè non c’è un solo modo di vivere.

Semplicemente perchè la vita è un romanzo che non va solo scritto, ma va vissuto.

Semplicemente perchè, per una notte, l’essere insieme ha generato forme e colori che, a distanza di tempo, ancora sanno ispirare le parole che permettono alle mani di muoversi da sole sulla tastiera.

Semplicemente per questo, perchè la vita è amore, l’arte è amore, respirare è amore: semplicemente per questo scrivo.

E mentre i raggi del sole illuminano il letto, osservo questa camera d’albergo con la voglia di sentirti e con la curiosità di sapere come sarebbe averti qui.

Con gioia, affetto, riconoscenza e tanto, tanto amore,

Valeria