Wholeness: l’arte di costruire sui punti di forza

“La maggior parte degli esseri umani han una capacità quasi infinita di dare le cose per scontate”.
(Aldous Huxley)

 

7 leve strategiche: 7 indicazioni per attivare il cambiamento.

Una di queste consiste nel riconoscere ciò che di positivo c’è (nella vita come in azienda) e iniziare da lì per progettare il futuro.

Più spesso di quanto accada, la mente è impegnata a cercare le mancanze e la bocca non si stanca di pronunciare parole di lamentela o scuse per i fallimenti.

Costruire sui punti di forza significa invece spostare – coscientemente – l’attenzione su ciò che abbiamo, sulla pienezza (wholeness, appunto), su tutto ciò che diamo per scontato.

Significa, detto altrimenti, scegliere l’abbondanza, riconoscerla e usarla come base per costruire la vita che meglio ci rappresenta.

Vivere nell’abbondanza parte dunque da una semplice operazione: quella dell’osservazione attenta. Come investigatori che, attraverso una lente di ingrandimento, vanno a caccia di indizi, allo stesso modo la nostra giornata può iniziare con un ringraziamento per ciò che ci è dato vivere e per le belle sorprese che ci aspettiamo l’universo ci invii. E può concludersi ripercorrendo gli eventi, le persone incontrate, le cose successe, in cerca delle 10 (o più) cose che l’hanno resa speciale.

Vivere nell’abbondanza inizia allora con il coltivare la gratitudine e riconoscerla in tutto ciò che accade. Anche in ciò che la mente razionale fatica ad accettare. Già, perchè per coltivare davvero abbondanza e attirarla ulteriormente, bisogna saper cogliere anche nelle cosiddette negatività un’occasione per imparare, per conoscerci meglio e per continuare a crescere.

Senza colpevolizzarci per le eventuali cadute, ma anche pronti e disposti a invertire la rotta (e il nostro atteggiamento) quando serve.

Con gioia e gratitudine per il bel percorso presso ATS Milano da poco concluso,

Valeria