Tutta colpa dell’orgoglio: storia di un’insegnante di yoga

 

 

Lui che inizia a vivere con insofferenza la mia vicinanza, io che desidero più di ogni altra cosa diventare indipendente.

E’ nata da qui, dal nostro primo bisticcio, la mia esperienza come insegnante di yoga in Messico.

Approfittando dell’assenza del mio compagno, impegnato nelle prove del concerto, mi siedo e medito, cercando di liberare la mente e calmare le emozioni, affinchè, dalla voce della consapevolezza, emerga un’indicazione su come procedere.

E la voce, come sempre, non tarda a farsi sentire.

Non sempre la voce ci suggerisce di fare ciò che più ci piacerebbe, ma ormai so che quando l’ascolto, mi accompagna verso qualcosa di nuovo e che, per ogni limite che si infrange, il mio “io”, si scopre più forte, centrato, sicuro di sè e gioioso.

E così, eccomi a vagare per Città del Messico in compagnia dei miei tacchi e di uno spagnolo degno delle peggiori barzellette sugli italiani all’estero.

Eccomi a camminare tra le strade di una città piena di fascino e colori, ma anche di caos e movimento.

Ed eccomi approdare, infine, ad un centro yoga: entro e chiedo alla responsabile se sia possibile tenere alcune lezioni di yoga durante la mia permanenza in città.

Il potere della sintonia ed un pò di ingegno, ci permettono di comunicare e di capirci, rivelando una sintonia che stupisce me per prima.

E’ così che ha inizio la mia esperienza come insegnante di yoga in Messico e poco importa se di lezioni sia riuscita a tenerne soltanto due – per la cronaca, ho proposto un workshop di yoga sciamanico ed uno di mindfulness ad un nutrito gruppo di signore “bon ton” molto interessate a come ottenere una linea splendida con la pratica dello yoga.

Ciò che conta è aver trovato in me ciò che la mia parte bambina sperava di ottenere dall’altro e che ha provato a recriminare come fosse un diritto, invece di accorgersi che questo chiedere era sinonimo di dipendere e che mi stava tenendo in una condizione che piaceva a me ancor meno di quanto piacesse a lui.

Eccola qui, la piccola, grande magia dello yoga, eccolo l’ennesimo regalo che questa pratica mi ha donato: la libertà da me stessa e dai miei condizionamenti.

Se volete condividere la magia e il piacere dello yoga, vi aspetto mercoledì 11 alle 18:00 per la pratica delle asana e giovedì 12 alle 20:00 per la meditazione de “Il Gioco dell’Eroe“!

Grazie yoga!

Con affetto,

Valeria