Tanti modi di intendere la “cura”

Cura delle azioni. Cura dei pensieri (e del processo di pensiero). Cura di e della relazione con gli altri.

Sono le tre declinazioni del tema che abbiamo affrontato durante il Laboratorio di Philosophy for Children.

La prima sessione è iniziata con alcuni dilemmi morali adattati alle situazioni e alle scelte etiche che i bambini possono dover affrontare durante la loro vita quotidiana a scuola, con gli amici o in famiglia. Per ogni situazione sono state offerte 4 opzioni di scelta e la decisione andava poi motivata attraverso l’offerta di “buone ragioni“. In questo caso l’obiettivo era esplicitare i criteri di scelta e vagliarli insieme per poi passare al momento del dialogo vero e proprio.

Il secondo incontro è invece iniziato con un’atmosfera magica: è stato infatti creato un setting particolare in cui le sedie sparse per l’aula, la musica e le immagini hanno contribuito a dare ai partecipanti l’impressione di essere al centro dell’universo. Dopo alcuni momenti dedicati all’esplorazione attiva dello spazio, l’attenzione si è spostata all’interno attraverso un esercizio – quello dello “Sguardo dall’alto” – ideato dal filosofo stoico Marco Aurelio. L’invito, in questo caso, era di osservare un aspetto della vita che rappresenta un problema o che genera stress o qualche emozione difficile e di vedere cosa succede quando lo si affronta da una prospettiva diversa e più distante. Anche in questo caso, il passo successivo è stato aprire al dialogo e alla condivisione individuando, in prima battuta, la connessione tra se stessi e l’universo e, in un secondo momento, tra l’universo esterno e l’universo dei pensieri.

Nell‘ultima sessione, infine, abbiamo ripreso il tema del pensiero esplorando tanti modi diversi per risvegliare la curiosità e la conoscenza attraverso ad esercizi e attività ludiche che hanno coinvolto i 5 sensi. Per poi approdare ad una dimensione più introspettiva che ha avuto come obiettivo permettere a ciascuno degli alunni di prendersi un momento per osservare “come funzioniamo” e come reagiamo in particolari circostanze, ossia di definire un quadro più preciso e articolato della propria identità.

Nel complesso gli alunni hanno accolto con entusiasmo, partecipazione e disponibilità ognuna delle proposte, contribuendo a stimolare anche nel facilitatore il desiderio di ritagliarsi un momento nel corso del pomeriggio per “fare il punto” e prendersi cura di sé.

Per info sui percorsi di Pratiche filosofiche per bambini e ragazzi: valeria@valeria