Storie di sincronicità: il mito di Afrodite e il viaggio dell’anima

Marco entra dalla porta mentre i ragazzi sono immersi nella realizzazione di un charity event ed io sto facendo pace con il proiettore che non vuole saperne di mostrare le slide che ho preparato per il corso: ci eravamo già incontrati mesi prima, quando, mi trovavo dall’altra parte della cattedra.

Mi chiede in prestito una delle nostre sedie e, prima di uscire, si sofferma un attimo sulla soglia, incerto se seguire l’istinto o la razionalità.

Poche ore dopo mi troverò io stessa a dover sciogliere lo stesso dilemma: accettare o meno di posare come modella davanti al suo obiettivo?

Sarò in grado di lasciarmi andare e immergermi nell’esperienza? Saprò fidarmi e lasciare che la natura – set del nostro progetto – mi ispiri e che le indicazioni di Marco mi permettano di mettere il mio corpo a disposizione del progetto? Saprò andare oltre l’imbarazzo e permettere al mito di vivere attraverso di me?

Mentre queste domande attraversano la mente, l’anima sorride e nel giro di pochi giorni stiamo già scattando le prime fotografie.

Anche questo, in fondo, significa compiere il Viaggio dell’Eroe.

Il contatto con la pietra, con l’acqua e le foglie, i raggi del sole che solo a tratti mitigano l’effetto del vento fresco: tutto questo contribuisce a dissolvere il tuo “io” e a lasciare che il mito di Afrodite prenda vita e si dis-veli posa dopo posa.

Quando ci troviamo per guardare insieme i risultati del nostro lavoro, sorridiamo – senza tuttavia stupirci troppo – nel constatare che ci colpiscono le stesse immagini.

Poche, selezionate immagini che verranno esposte ad Arles, in Francia dal 31 maggio al 5 giugno e forse verranno anche pubblicate.

Alcuni le chiamano sincronicità. A me piace pensare che siano le anime a cercarsi e che sia la nostra personalità a poter scegliere se cavalcare le opportunità che la vita ci offre.

Quando lo facciamo, giorno dopo giorno, rendiamo la nostra vita un meraviglioso ed avvincente romanzo.

Il romanzo dell’anima.

Namastè!