Storia di una buona abitudine: invito al Cammino di Tignale

In principio fu Raffaele, che incontravo ogni mattina durante la passeggiata lungo il fiume con il viso paonazzo e il fiato corto. Poi fu la volta del video della Canalis (ok, ammetto di avere momenti trash!) e, per finire, la lettura del libro di Selene Calloni Williams, mia insegnante alla scuola di NonterapiaAnche gli atleti meditano, seppur di corsa“.

E così, una mattina, mi sono svegliata e sono andata a correre 😉

La prima salita mi ha stroncata e ho seriamente temuto che il cuore uscisse dal petto! Per fortuna non è successo e questo mi ha dato la giusta motivazione per ripetere l’esperienza il giorno dopo. Certo, per un pò ho avuto la sensazione che le mie gambe fossero pezzi di legno, ma quando una cosa ti fa bene, quando ti piace, allora anche i piccoli ostacoli e i fastidi diventano parte del gioco.

Correre è per me una meditazione.

Parti – e il corpo subito ti suggerisce di smettere; trovi la salita – e vorresti fermarti; poi scatta qualcosa: e così ti lasci trasportare dal vento e senti che potresti andare avanti all’infinito, poichè ogni parte di te collabora e ti spinge sempre un pò più avanti del giorno prima.

E allora tutto diventa gioia: un’esperienza di puro piacere.

Correre, camminare, stare nella natura sono diventate per me attività fondamentali tanto quanto le pratiche di yoga e la meditazione mattutina: ottimi modi per iniziare la giornata, per ripulire la mente dalle scorie che affiorano durante la notte e per iniziare la giornata con la giusta dose di energia e creatività.

Ti invito allora a metterti in cammino con me.

Domenica 12 giugno percorreremo il Cammino di Tignale, un pellegrinaggio della durata di poche ore, a due passi dal Lago di Garda: un’esperienza di contatto con il corpo, con la natura e con l’anima.

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Ti aspetto!

Valeria