Rituali: sacralizzare l’azione nella vita quotidiana

“La magia è un ponte che ti permette di passare dal mondo visibile in quello invisibile. E imparare le lezioni di entrambi i mondi”.
(Paulo Coelho)

 

La casa è avvolta nella penombra: solo con le porte leggermente socchiuse e le persiane accostate, infatti, è possibile sopravvivere al caldo sole di metà mattina in questa domenica di fine giugno.

Aprendo gli occhi, lo sguardo si posa sul piccolo altare costruito sulla mensola del camino: fiori, incenso, la fotografia di Yogananda ed un biglietto col quale affido alla Guida la mia richiesta.

Qua e là, libri, abiti e fogli che raccolgono le idee elaborate nella lunga giornata di lavoro che ci siamo lasciati alle spalle.

In un incessante scambio di pensieri, parole, suggestioni ed indicazioni, che ci hanno permesso di muoverci con disinvoltura tra la dimensione reale e quella immaginale, le proposte che stiamo costruendo hanno iniziato a prendere forma, nella sua e nella mia mente, consentendoci di fare un ulteriore passo avanti verso la loro manifestazione nella realtà fenomenica.

Come un parto, il processo che conduce dall’idea alla sua manifestazione è un puro atto di amore ed un’esperienza che insegna a donarsi, mettendo se stessi a disposizione di qualcosa che supera i confini dell’io.

In pieno spirito immaginale, dunque, ci abbandoniamo al flusso creativo, pronti ad attingere alle rispettive risorse, competenze, esperienze per metterle a disposizione del progetto.

Lavorare, così, diventa un modo per realizzare se stessi, trasformando il “dovere” in un’opportunità per evolvere: è ciò che nella Bhagavad Gita viene definito Karma Yoga, lo yoga dell’azione consapevole, libera dall’attaccamento al risultato.

Questo modo di intendere l’azione trasforma in profondità l’approccio ai piccoli gesti quotidiani: ciò che spesso viene percepito come un peso o come pura meccanicità, si carica infatti di nuovo significato e diventa offerta, simbolo, sacrum-facere.

Un fare, dunque, che nobilita e valorizza l’essere.

Nel workshop che terremo tra pochi giorni, Marco Barnabino ed io proveremo allora a condurvi in un percorso di trasformazione interiore: a mezzo delle pratiche yogiche, della filosofia e della fotografia, infatti, permetteremo ai partecipanti di entrare in connessione con la propria interiorità e, attraverso l’obiettivo, di scoprirsi, conoscersi, definirsi, cambiare.

I posti disponibili sono pochi: prenota ora!

Con l’augurio di una giornata di sole e luce,

Valeria