“È inutile che mi ci provi” disse Alice, “non si può credere alle cose impossibili”. “Forse non hai la pratica necessaria” disse la Regina. “Quando io avevo la tua età, m’esercitavo per mezz’ora al giorno. Ebbene, a volte credevo nientemeno che a sei cose impossibili prima della colazione…”
(Lewis Carrol – Alice nel paese delle meraviglie)
Sarà perchè inizio a prendere confidenza con il linguaggio della logica, ma quando Gianluca definisce se stesso una funzione, la prima cosa a cui penso è che oltre ad essere uno “strumento” a servizio del Gioco, il nostro affezionato Agente di Viaggio è anche un ottimo tessitore di relazioni (le funzioni, in matematica, sono proprio relazioni tra oggetti).
A cavallo tra il mondo della razionalità e quello in cui ti scopri sognatore del sogno, cerco di mettere un pò di ordine tra i pensieri ed annotare le suggestioni arrivate al termine della meditazione.
Il 6° livello si preannuncia ricco di sorprese e la sensazione di piacere fisico risvegliata grazie alla pratica mi accompagna anche dopo parecchie ore.
Dissolvere i confini del corpo nella luce chiara mi ha ricordato che quella è la vera natura del Reale, che la luce chiara è l’essenza di ogni cosa e la fonte da cui tutto ha origine.
La luce chiara è il punto di partenza e la meta. La luce chiara è la Via.
La luce chiara è il pensiero e lo spazio tra i pensieri. E’ la materia e ciò che dà vita alla materia. Il resto, ciò che la mente chiama mondo oggettivo, è semplicemente l’esperienza della realtà che facciamo attraverso i sensi.
Le preoccupazioni, le limitazioni che ci imponiamo, le paure irrazionali: tutto questo perde di consistenza davanti alla consapevolezza che la vera vita è quella che decidiamo di manifestare e che il nostro “io” è un involucro passeggero destinato a cambiare svariate volte nel lungo sentiero che conduce alla liberazione finale.
Nutrita dalla pratica e dalle interazioni con i Compagni di Viaggio, saluto Gianluca.
Il treno sul quale avrebbe dovuto viaggiare è ormai partito e la flessibilità con cui ha accettato di modificare i programmi ed accaparrarsi un biglietto per il regionale che lo condurrà a casa, allevia un pò il senso di colpa che provo per aver sbagliato strada e averlo condotto in direzione contraria a quella della stazione centrale.
Grata a tutti i Gde Players per aver partecipato e aver contribuito ad animare il workshop con condivisioni di sensazioni, immagini, ricordi, emozioni e intuizioni, dò appuntamento ai nuovi avventurieri per il 1° livello del Gioco dell’Eroe in programma per gennaio 2018.
Stay tuned,
Valeria
Info: [email protected]