“Se desiderate conoscere il divino, sentite il vento sul viso e il sole caldo sulla vostra mano”.
(Buddha)
Siamo in auto, in una splendida mattina di sole.
Il vento è forte, tanto da rendere impossibile tenere i finestrini abbassati.
Il paesaggio è da mozzare il fiato e la sola vista dell’acqua cristallina dell’oceano spalanca il cuore e rende l’anima ancora più ricettiva.
Forse è proprio questo che ci permette di raccontarci, di scendere in profondità e di iniziare un discorso che concluderemo solo qualche ora dopo e che, in un certo senso, resta tuttora aperto.
Lo guardo, e mi stupisco di ciò che esce dalla sua bocca: mi stupisco delle sue insicurezze, della difficoltà ad accettarsi, dell’ostinazione nel trovare difetti su un corpo che potrebbe tranquillamente trovare posto nelle pagine di una rivista di moda.
Lo ascolto, e mi sento in parte sollevata nel constatare che ognuno ha le sue difficoltà.
Lo osservo, e vedo nei lineamenti del viso che si fanno più cupi i segni di una sofferenza che io stessa ho conosciuto e che qualche volta, torna a farsi viva.
“Siamo protagonisti della nostra agonia” mi dice e, sorridendo soddisfatto per questa espressione che sarebbe forse potuta uscire più facilmente dalla mia bocca che dalla sua, mi suggerisce di memorizzarla e di metterla a frutto in qualche articolo o in una storia di Instagram.
E’ in quel momento che la mente si accende e inizio a pensare a quanto spesso ci facciamo del male inutilmente, a quanto siamo bravi a farci mettere ko dalle paure, dal timore del giudizio degli altri, da quegli ostacoli che, se affrontati con consapevolezza, possono invece trasformarsi nel trampolino di lancio che ci catapulta verso un’esistenza autentica e degna di questo nome.
Lo ringrazio per essersi aperto, per la fiducia con cui ha condiviso la sua porzione di umana sofferenza, per la trasparenza che lo ha portato a presentarsi senza maschere e senza finzione.
Soprattutto, lo ringrazio per avermi resa ancor più consapevole di quanto la filosofia e la meditazione mi abbiano dato strumenti e tecniche che, nel tempo, mi stanno aiutando a liberarmi da pesanti zavorre, rendendo così il cammino della vita più leggero, più interessante, più curioso, più stimolante e … più bello.
Il 28 settembre riparte Soul Evolution, il percorso degli Avventurieri dell’Anima: donne e uomini fermamente determinati a stare bene, a vivere pienamente, a realizzarsi, a guarire, a scoprire i propri talenti per poi donarli al mondo.
E, soprattutto, a diventare protagonisti della propria rinascita.
Sarà un corso impegnativo, in cui chiederò molto e in cui metterò a disposizione tutto ciò che ho imparato e sperimentato nel mio percorso di formazione e, soprattutto, di vita.
Perché, in fondo, è sempre qui che si gioca la partita: nel saper stare con ciò che c’è, mettendo di volta in volta in campo le risorse necessarie per star bene e far stare bene chi ci circonda.
Per info e iscrizioni: [email protected]
Con affetto e gratitudine,
Valeria