Pratiche filosofiche tra arte e filosofia

“L’arte si insinua sempre nelle spaccature della vita psichica”

(Stephen Jay Greenblatt)

 

 

Dalla pratica di questa mattina porto a casa tre parole chiave. Ed un block notes.

Il filo conduttore sono io: il mio mondo, ciò che per me è importante.

Solo che ancora non lo so. O meglio, ad inizio esercitazione, ancora non immagino quanto l’inconscio sappia prepotentemente farsi strada tra le vie della ragione e portarti, senza possibilità di replica, davanti al tuo io.

Amore, viaggi e spiritualità, infatti, sono i temi associati ai tre oggetti scelti nel mucchio e, solo a decisione presa, mi rendo conto che essi riflettono il momento attuale della mia vita.

Con Filippo lontano, la valigia sempre pronta per una nuova destinazione e il bisogno di ritagliarmi ogni giorno un momento per ritornare a me stessa, ecco che la pratica mi permette di individuare ciò che conta davvero, ciò che il mio “io” sta elaborando.

Riesco così a fermarmi e stare faccia a faccia con la vita, ultimamente parecchio avventurosa, ma, per certi aspetti, anche difficile da gestire per chi, come me, in fondo ama le serate a casa a guardare un film o la possibilità di svegliarsi guardando il mare e dedicando i primi respiri della giornata a ringraziare il divino per l’esperienza della vita.

Il lavoro sull’immagine e sulle immagini, dunque, si rivela sorprendentemente potente – se questa può essere l’espressione corretta – ed efficace nel baipassare le resistenze della mente per arrivare, invece, al cuore delle cose.

E delle persone.

Già, perchè nell’esperienza successiva, ci viene chiesto di “coccolare” e “lasciarci coccolare” dall’altro, allestendo uno spazio espositivo pensato per far sentire a proprio agio il fruitore e, successivamente, di diventare noi stessi potenziali visitatori.

La memoria corre immediatamente all’emozionante video di Marina Abramovic e, pur senza la pretesa di suscitare nei compagni di corso un simile effetto, tutti contrinuiamo a rendere il momento ricco di pathos e coinvolgimento.

Ora, di ritorno nella piovosa Bergamo, ripenso con delicatezza a quel momento e a quanto sia stato difficile eppure piacevole, godere di un gesto di inattesa dolcezza.

Prossimo appuntamento con le pratiche filosofiche a Bergamo: 30 giugno, 1 luglio. Info e iscrizioni: Valeria

Con gratitudine, allora, per gli abili espositori di questa virtuale mostra,

Valeria

 

https://www.youtube.com/watch?v=A-EdGNXi8Ko