“La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.”
(Gregory Bateson)
<<Aristotele l’ha definita phronesis>> spiego con un sorriso, cercando di collocare l’esperienza che il mio interlocutore sta vivendo in un contesto più ampio.
<<Ci sono persone>> proseguo <<naturalmente portate a fare la scelta giusta: persone così allineate con il proprio vissuto, con i bisogni del cuore, del corpo, della mente e dell’anima, che sanno agire rispettando ognuna di queste dimensioni.
Per loro, l’azione è il naturale prolungamento del pensiero e la coerenza con cui si muovono nel mondo è a volte disarmante. Stiabili, quasi monolitici, hanno una solida filosofia di vita e ogni loro parola, ogni gesto, ne è l’espressione.
E poi ci sono i comuni mortali: tutti coloro, cioè, che a volte sentono il peso delle scelte, persone animate dal desiderio di agire in nome di alti valori (la verità, la giustizia, la bellezza…ognuno ha la sua preferenza) che si trovano però faccia a faccia con desideri e fragilità umane – molto umane – che costringono a rivedere il percorso o a trovare in se stesse una chiave per sbloccare la situazione ed arrivare ad una scelta che le soddisfi>>.
La linea dei puristi, forse un pò socratica, difende dunque l’ideale sopra ogni cosa, ma la vita ci sfida spesso a stabilire quale sia, nelle situazioni quotidiane, il modo per tradurre tali concetti in scelte pratiche.
E’ anche in questi casi che confrontarsi con il filosofo più essere di aiuto.
Esplorare il proprio perimetro, la propria filosofia di vita, l’insieme delle nostre credenze e valutare se ci sia o meno coerenza tra il modello e la situazione contingente ci permette di decidere con più consapevolezza in quale direzione andare, verso dove dirigerci e attraverso quali mezzi.
Quando riusciamo a mettere ordine tra i pensieri, a prenderci del tempo per osservare chi siamo e per fare spazio a tutto ciò che stimola la mente e nutre l’anima, allora il tempo dedicato alla riflessione diventa un passo concreto mosso nella direzione dello star bene.
Oltre alle esperienze di mental training e a tutti gli stimoli che la filosofia offre per pensare ed educare il pensiero, la consulenza filosofica – individuale e di gruppo – è quindi anche opportunità per conoscersi più a fondo e, libera da modelli e paradigmi, la conversazione con il filosofo si trasforma in opportunità per uno scambio di prospettive che hanno come esito non solo una maggiore chiarezza, ma anche l’arricchimento reciproco.
Se sei curioso di fare un’esperienza di consulenza filosofica individuale, ti aspetto insieme a David Sumiacher, Direttore del CECAPFI, martedì 26 febbraio dalle 09:30 alle 11:00 presso “All’Officina“, in via San Nicolao (fermata Cadorna) e dalle 12:30 alle 14:00 presso “Hygge Square“, in via Monte Nero, a Milano.
Per approfondire:
- Consulenza filosofica: come e perchè
- Consulenza filosofica o counselling?
- Consulenza filosofica e realizzazione di sè: come funziona e cosa offre
Info e prenotazioni: Valeria