Philosophical Tips: rimedi intelligenti per persone felici

A cosa serve la consulenza filosofica?

Da anni, ormai, si tenta di definire la specificità di questo apporccio e di tracciare i confini tra consulenza, counselling e terapia e numerosi sono stati i contributi di filosofi italiani ed internazionali che hanno provato a dipanare dubbi e ad avvicinare anche i non addetti ai lavori al mondo delle pratiche filosofiche, organizzando incontri pubblici, caffè filosofici, vacanze, ritiri e numerose altre iniziative.

La consulenza filosofica non è una terapia. E questo va detto, ribadito, chiarito e ripetuto, se necessario.

I consulenti filosofici sono i primi a non voler valicare quel confine, spesso sottile, che distingue l’esplorazione di una vicenda umana considerata in quanto tale e nel pieno rispetto della narrazione fornita da chi la racconta, da un‘indagine psicologica, psicanalitica o psicoterapeutica della stessa.

Già, ma allora, perchè andare da un consulente filosofico? E di cosa parlargli?

Il punto di partenza lo decidi tu e, generalmente, si tratta di una domanda che ti riguarda da vicino, un problema che ti sta a cuore, quanlcosa di cui senti l’urgenza di parlare.

Ma poi, il consultante, può assaporare il piacere di farsi condurre dal consulente un pò più in là, un pò oltre i confini delle vicende personali, per addentrarsi nel terreno proprio della filosofia, quello costellato da categorie universali che si confrontano incessantemente con il divenire dell’esperienza concreta, quello caratterizzato da precisi parametri logici e da aperture verso il pensiero creativo, quello in cui, al rigore, alla scansione di ogni singola tappa del processo mentale e alla costante richiesta di chiarificazione definizione o conferma, segue la possibilità di osservare il conosciuto da prspettive inedite o, semplicemente (ma non credo sia cosa da poco), di togliere la nebbia e stare faccia a faccia con ciò che diciamo, con le nostre idee, visioni del mondo, abitudini, ossessioni, mancanze, debolezze, contraddizioni, speranze e possibilità.

Con ciò che ci rende umani, insomma.

I metodi e le strategie comunicative sono tante, ed ogni filosofo è libero di portare se stesso nel processo e di mettere a disposizione dell’altro le sue conoscenze e, soprattutto, le sue competenze.

Dalla lettura di un dialogo platonico ad una pratica di logoanalisi, dal metodo socratico del procedere per via logica agli esercizi di scrittura creativa, narrazione di sè o lavoro con l’arte: il mezzo, in fondo, è sempre un pretesto per portare maieuticamente a galla la struttura profonda che ci abita e che, attraverso il percorso di consulenza, può venire alla luce e darci modo di conoscerci un pò più a fondo.

E, magari, di coltivare la consapevolezza anche oltre la durata della sessione.

Se questo articolo ti ha incuriosito, se vuoi fare un’esperienza di pratica filosofica individuale: contattami.

E non perderti l’appuntamento di fine giugno con il workshop di pratiche filosofiche “Ragione e libertà“: due intere giornate dedicate alle pratiche, immersi nella natura e nel silenzio.

Info e iscrizioni: Valeria.

https://www.youtube.com/watch?v=1kOzfHzDkTs