“Se qualcuno Mi offre, con amore e devozione, una foglia, un fiore, un frutto e dell’acqua, io accetterò la sua offerta”. (Bhagavadgita)
Di solito esco presto presto, quando fuori è ancora buio. Così posso scendere lungo la strada che porta al fiume in pigiama, sicura che nessuno mi veda e ne resti traumatizzato!
Esco per la passeggiata mattutina, quella che, abbinata alle posture di yoga e alla meditazione, cambia la qualità dell’intera giornata, donandomi più energia di un caffè (che infatti ho smesso di bere).
Stamattina, però, una serie di eventi, mi hanno trattenuta più del previsto, dandomi oltretutto il tempo di rendermi presentabile 😉
Col “senno di poi”, realizzo che non è stato un caso.
Il ritardo, infatti, mi ha permesso di arrivare in perfetto orario per la fine della messa: entro in chiesa giusta giusta per il momento della benedizione.
E, poco dopo, posso raggiungere Don Ezio per chiedergli se uno di questi giorni sia possibile fare una chiacchierata con lui. <<Fermati adesso, se vuoi>>. Accetto.
Trascorrono quasi due ore prima che lo saluti: alleggerita, ricaricata e con un libro in regalo.
Spero sia stato uno scambio, spero di averlo lasciato colmo di quella stessa positività con la quale sono rientrata a casa.
Il nostro dialogo, infatti, ha fatto riaffiorare una consapevolezza che, seppur sempre presente, va comunque alimentata: si tratta dell’importanza del dono…