Nessuna magia: è “solo” la vita!

“Nessun giorno è uguale all’altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle”.
(Paulo Coelho)

 

Cosa significa vivere la magia?

Forse, desiderare qualcosa con tale intensità da saperlo evocare o richiamare, come direbbero gli antichi, dal regno di Ade.

Hayat mi scrive, dopo un’estate di silenzio e dopo quel messaggio in cui, con il suo fare vago che ho imparato ad accettare, mi diceva che non avrebbe potuto mettersi in contatto con me se non dopo “qualche tempo”.

Mi solleva sentirlo, sapere che sta bene e, nel realizzarlo, mi stupisco di quanto questo giovane ragazzo dalla pelle color ebano, dal sorriso contagioso e dagli occhi illuminati dal sole, abbia risvegliato, da subito, in me, un certo istinto di protezione.

Riprendiamo a scriverci come se nulla fosse, come fosse naturale.

Perché le connessioni, quelle tra le anime, non conoscono tempo, spazio, distanza, oggettività.

E perché crescere, lo sto imparando, è accettare ciò che la vita mette sul tuo cammino, abbandonando l’idea di ciò che dovrebbe essere per fare esperienza di ciò che c’è.

Hayat sta bene. Il fine settimana mi scrive, mi chiede come sto, ci scambiamo idee, suggestioni sul mondo e riflessioni filosofiche.

So che vive la sua vita, quella che ha scelto, quella che, forse, una volta sciolti gli ultimi nodi del passato, acquisirà una forma più strutturata.

Mi saluta prima di spegnere il telefono e di scollegarsi dal mondo per i prossimi 5 giorni e, nel salutarmi, mi chiede se sono ancora triste.

Come faccia, ogni volta, anche quando faccio attenzione a non lasciare che le parole tradiscano ciò che sento, a sapere esattamente come sto, è ancora un mistero.

E ne, viverlo, quel mistero, mi sento subito meglio e ringrazio l’Universo per la magia che ci lega tutti e che, spero, possa un giorno “contagiare il mondo”.

Con infinita gioia, con amore e gratitudine,

Valeria