Mistiche giravolte: i segreti dei dervisci e i misteri del Viaggio

“Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta”

(Khaill Gibran)

Non so se sia durata di più la sua performance o la mia.

Mi riferisco a quella che ho messo in scena prima di partire, quando, seduta in poltrona con ancora indosso i pantaloni della tuta, mi lagnavo della mia pigrizia, nella quale mi imbatto ogni volta in cui mi preparo a fare qualcosa di nuovo.

Non ci volevo andare, ma quando l’ho visto danzare, quando ho sentito il suono degli stivali sui pezzi di vetro nei quali gli spettatori vedevano riflesse le proprie immagini, quando il battito delle nostre mani ha scandito il ritmo delle sue giravolte mistiche, ho semplicemente ringraziato per avere il corpo tanto “pulito” da riuscire a percepire ogni singola vibrazione nel momento stesso in cui entrava dentro di me e mi trasformava come fosse una meditazione.

Perchè la sua danza era una meditazione. La danza è una meditazione. Ed è grazie alla meditazione se sono arrivata alla danza.

E’ grazie alla meditazione se sono tornata a nutrire la mente e lo spirito con le cose belle: con l’arte, la musica, con la fotografia e le letture dei classici.

E’ grazie alla meditazione se gli opposti possono stare senza difficoltà nella mia vita e se la mente ha smesso di temere gli uni e aggrapparsi agli altri.

E’ grazie alla meditazione se la tua anima danza, se senti le gambe così stabili e forti da saperti sostenere durante la tempesta e il corpo tanto leggero da dar forma ai movimenti.

E’ grazie alla meditazione se trovi il coraggio di dire a te stessa che è il momento di cambiare, di lasciare andare, di ricominciare, ed è sempre meditando che permetti alla vita di inviarti ciò che piano piano prende il posto di ciò che è stato.

E’ quando vivi. che mediti davvero. Ed è meditando che vivi davvero.

Non sempre siamo qui, non sempre siamo così: ma quando ci siamo, quando incarniamo la nostra anima, allora viviamo quell’istante per cui vale la pena vivere, quel momento in cui mordi la testa del serpente e diventi Eroe del tuo Viaggio.

Namastè,

Valeria