Mindful Walking: camminare tra i sentieri della vita

“Tra le fronde degli alberi stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito; tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo: realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi”. 
(Hermann Hesse)

 

E’ una tranquilla mattina di fine luglio, una di quelle in cui anche chi non ama l’aria condizionata sente il bisogno di rinfrescarsi.

Ecco allora che, complice l’improvvisa interruzione di corrente, mi alzo dalla scrivania e mi dirigo lungo il fiume.

E’ quasi mezzogiorno: certo, non l’orario migliore per camminare, ma l’energia che è tornata a fluire con intensità dirompente da qualche giorno, mi dà la forza e la voglia di esplorare quei sentieri percorsi mille volte, ma che regalano sempre qualcosa di inaspettato.

La sensazione di vuoto e di tristezza che ha segnato il ritorno a casa dopo 4 meravigliosi giorni pieni d’amore e di condivisione, sembrano oggi un ricordo.

Se, infatti, il desiderio di riabbracciare presto la persona che, con una gentilezza dirompente ha saputo sbaragliare la concorrenza e conquistare il mio cuore, è più vivo che mai, questa mattina, dopo aver accettato completamente la situazione (la lontananza fisica) e aver rinnovato la promessa fatta già da tempo a me stessa di rendere bello e pieno ogni momento che ho a disposizione, tutto è apparso sotto una nuova luce.

Un passo dopo l’altro, il fiume , il sole e gli alberi hanno iniziato a parlarmi e una stradina sterrata mi ha chiamato a sé, regalandomi, oltre ad un po’ di refrigerio, una serie di segnali che mi hanno riempita di gratitudine e gioia.

Chi avrebbe mai immaginato, infatti, di imbattersi in un vero e proprio Drago lungo le acque dell’Adda o in citazioni filosofiche incise nel legno, proprio in quei luoghi che credevo non mi avrebbero regalato più alcuna sorpresa?

Ancora una volta, dunque, sto imparando che il darsi, scegliere di star bene, di volersi bene e di non far dipendere la felicità da alcun evento esterno e nemmeno da una persona, che pure, ti avvolge con la sua presenza, in ogni istante della giornata, è la chiave per risvegliare la gioia dentro e fuori di sè.

E, quando ci riusciamo, la magia della vita non tarda a manifestarsi nei modi più inattesi.

Torno dunque al lavoro, con rinnovato entusiasmo e con il desiderio profondo di tenere sempre acceso il fuoco del cammino spirituale, che tinge di variopinte sfumature un quotidianità che non si rassegna ad essere banale.

Con infinito amore,

Valeria