Meditazione e Filosofia: prospettive di libertà

“Cammina e tocca la pace di ogni istante. Bacia la terra con i tuoi piedi”.
(Thich Nhat Hanh)

 

Il mio primo (vero) Insegnante di meditazione, il monaco theravada G. Sumanaloka Thero, una volta ha definito la meditazione come una disciplina che ti stringe per liberarti.

Come un paio di manette, la meditazione ci costringe infatti a restare esattamente dall’unico luogo da cui tendiamo sempre a fuggire: il momento presente.

La mente vaga, il corpo mostra segni di insofferenza, il respiro a volte diventa affannoso, oppure interrotto e la tentazione di alzarsi e interrompere la pratica è forte.

Perché, allora, “resistere”? Perché restare immobili e dare fiducia al processo?

Forse perché, se abbiamo maturato un minimo di esperienza, sappiamo che, dopo la fase tumultuosa, sopraggiunge qualcosa di diverso.

Spesso non subito, spesso nemmeno dopo molto tempo.

Ma prima o poi arriva.

Prima o poi aumenta lo spazio tra un pensiero e l’altro e le idee che affollavano la mente e agitavano il cuore, fanno spazio ad un modo diverso di esistere e di stare con noi stessi.

Qualcosa si placa, come se, ad un certo punto, smettessimo di combattere. Allora tutto cambia.

Ci immergiamo nell’esperienza e assaporiamo la pace che deriva, come direbbe l’altra mia Insegnante di Mindfulness, Carolina Traverso, da una mente calma e da un cuore aperto.

Allo stesso modo, la filosofia obbliga la mente a cambiare prospettiva, ad andare oltre l’ovvio, oltre la risposta di pancia, quella più emotiva, quella immediata, quella irriflessiva e non ancora sottoposta ad esame, verifica, costante revisione.

La filosofia obbliga a pensare. E a pensare in un certo modo. In modo sistematico, rigoroso, con piena aderenza al contenuto e nel rispetto della logica.

Paradossalmente, proprio il suo rigore genera intuizioni, idee creative, spazi di autonomia e margini di libertà.

Meditazione e filosofia, quindi, come percorsi diversi e complementari che favoriscono il cambiamento e la trasformazione di quegli aspetti della nostra personalità che ancora ci impediscono di attraversare con gioia e coraggio la vita.

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