Nel marketing la chiamano USP o Uunique Selling Proposition. A noi filosofi piace più parlare di essenza, ma il concetto non cambia:
qual è quel qualcosa che ti distingue dagli altri?
Qual è il quid che ti rende unico, ciò che solo tu possiedi e che, per tornare al linguaggio del marketing, ti permette di differenziarti dalla concorrenza e di stabilire qual è la tua posizione nel mercato (e nel mondo)?
Forse, ogni tanto vale la pena fermarsi, osservarsi, fare il punto della situazione: di guardare noi stessi con occhi nuovi, come direbbe Gianluca Magi.
Vale la pena di chiedersi chi siamo e che cosa ci rende irripetibili.
Gli sciamani sostengono (arditamente!) che il nostro vantaggio competitivo si trovi proprio al cure del nostro disagio ed anche lo stesso Magi suggerisce che ciò che causa la nostra caduta possa trasformarsi nella via della nostra evoluzione ed elevazione: questa sarebbe la via dell’eroe, del guerriero dagli occhi di luce.
L’altra mia insegnante, Selene Calloni Williams, fondatrice di Nonterapia, parla di trasvalutazione, ovvero, della capacità di trasformare un ostacolo nella nostra più grande opportunità.Questa via invita a nobilitare i nostri disagi, le nostre “imperfezioni”, tutto ciò che di noi rifiutiamo o cerchiamo invano di correggere, camuffare, nascondere.
Invita ad entrare nell’ombra perchè proprio là potremmo trovare la luce o, per dirla con le parole della mistica tibetana MaGcig: “La potenza è là, dove l’uomo non vuole andare: al centro del dolore”.
Entrare nel cuore del tuo disagio e scoprirvi in esso la tua forza ti rende una persona libera: libera dalla paura, libera dal desiderio di omologarti, di essere accettato, di conformarti. Non avere paura di essere ciò che sei, amarti ed accettarti al punto da avere il coraggio di essere te stesso: ecco ciò che ti rende forte, sicuro, che fa accendere una scintilla nel tuo sguardo, quella stessa scintilla di chi sa giocare con la vita, di chi vuole succhiarne ogni attimo come fosse un nettare divino.
Questa forza ti rende magnetico, attraente, che fa sì che tu possa diventare la versione migliore di te stesso. Solo così, solo diventando pienamente te stesso, potrai “sbaragliare la concorrenza” e trovare il tuo posto nel mondo.
La domanda, dunque è: hai il coraggio di brillare?
LA PRATICA
- Inspirando, riassorbi il tuo nome, ripetendolo mentalmente o sussurrandolo.
- Espirando, ripeti mentalmente o a voce bassa “Ti amo incondizionatamente”.
Ad ogni inspiro riassorbi in te tutto ciò che hai manifestato e che è simbolicamente contenuto nel tuo nome – la tua essenza. Respiro dopo respiro, realizza che tutto ciò che hai vissuto è ciò che tu stesso hai manifestato: tutto, ma proprio tutto, è una tua responsabilità. Così facendo, col tempo, arriverai a ricordare che non esiste alcun mondo oggettivo, non esiste alcun io separato dal tutto.
Espirando, dunque, dai vita ad una realtà fatta di amore, armonia, pace, gioia e prosperità.
Quando dissolverai totalmente il senso dell’oggettività, del dualismo, quando ricorderai che l’esterno non è altro che lo specchio dell’interno, ecco che allora diventerai Sognatore del sogno, Creatore consapevole della tua realtà, Maestro degli eventi invece che vittima delle loro reazioni.
Namastè!