Mantra a colazione, ovvero, piccoli rituali per liberarsi dai condizionamenti del passato

“Tra lo stimolo e la risposta c’è uno spazio. In quello spazio risiede il nostro potere di scegliere come reagire. Nel modo in cui rispondiamo agli eventi sta la nostra forza e il nostro potere“. (Viktor Frankl)

 

Questa mattina ho deciso di regalarmi del tempo di qualità.

Scesa dal letto, la giornata è iniziata con i classici rituali del mattino: le respirazioni all’aria aperta, il saluto al sole e la passeggiata lungo il fiume che, come sempre, si rivela la mossa giusta per risvegliare l’energia e la creatività.

A ridosso dell’acqua, immersa nel verde e nel silenzio di un piccolo angolo deserto di bosco, sento il desiderio di compiere una pratica di purificazione.

Annoto su un foglietto ciò che desidero affidare al fiume e brucio il foglietto, gettando le ceneri nel’acqua con la certezza che saprà prendersi cura delle ferite del passato e liberare i miei desideri dalle zavorre che ancora non hanno permesso loro di realizzarsi.

E mentre attendo fiduciosa che gli effetti di questa semplice pratica inizino a manifestarsi, condivido alcuni semplici suggerimenti mindful tratti da “Left Brain Buddha” da applicare nei momenti difficili.

Perchè una scelta esiste: sempre. 🙂

 

Dunque, la prossima volta che ti trovi ad attraversare un momento critico, puoi ricorrere ad una o più di queste strategie:

 

1. IN QUESTO MOMENTO MI SENTO (inserisci il nome dell’emozione che provi) E LA MIA EMOZIONE ASSOMIGLIA A…

Quando ti senti triste, negare la tua emozione rende semplicemente le cose più difficili.

Permetti a te stesso di sentirti triste (o arrabbiato, o frustrato o stanco) e prova a descrivere la tua emozione: in che modo si manifesta, in quale parte del corpo la avverti, prova a darle un colore e una forma. Quindi realizza che non si tratta di qualcosa di statico, ma di un’esperienza in continuo divenire.

Questo esercizio ti permette di accettare le cose per come sono, anche quando causano dolore e anche quando non possiamo cambiarle: ciò che possiamo fare è piuttosto riappropriarci del potere di stare con le cose così come sono.

 

2. E’ DIFFICILE PER ME ESATTAMENTE COME LO E’ PER GLI ALTRI

Quando siamo impegnati a combattere contro qualcosa, abbiamo spesso la sensazione di sentirci soli. Ricordare che anche gli altri esseri umani affrontano le nostre stesse difficoltà, può aiutare a osservare le nostre vicende da una prospettiva diversa, riportandole alle giuste proporzioni proprio nei momenti in cui il nostro disagio ci isola dal mondo.

Uno degli esempi più simpatici ce lo offre l’arcivescovo Desmond Tutu che, insieme al Dalai Lama e a Duglas Abram, è autore del libro “The book of joy“. L’arcivescovo racconta che la notte, quando fatica a dormire a causa dei numerosi pensieri che attraversano la sua mente, riflette su quante persone, nello stesso momento, siano sveglie per le medesime ragioni e questo lo aiuta a sentirsi meno solo.

 

3. RICONOSCO COME SONO LE COSE IN QUESTO MOMENTO

Uno dei primi passi verso il cambiamento è riconoscere ed accettare le cose per come sono.

Ciò non significa rassegnarsi o indulgere, si tratta piuttosto di una presa di coscienza dei fatti che ci permette, a mente fredda, di valutare quali sono le possibili strategie di azione che abbiamo a disposizione. La piena consapevolezza del momento presente è la chiave per aprirsi al futuro e imparare a tracciare i nostri orizzonti invece che essere totalmente in balia degli eventi.

 

4. POSSO INIZIARE DA CIO’ CHE C’E’ PROPRIO QUI, PROPRIO ORA

Spesso ci sentiamo talmente sopraffatti dalla quantità di cose che dobbiamo fare o da ciò che immaginiamo ci venga richiesto di essere, da farci sentire spaventati e inermi.

Quando ti trovi in questa situazione, semplicemente, fermati un momento e respira. Fare spazio, attraverso qualche respiro profondo, permette di ritrovare centratura e stabilità. A questo punto chiediti: “Qual è la prima cosa da cui posso iniziare?“.

Ricordati che ogni montagna va scalata iniziando dal primo passo. E molto spesso, una volta in cammino, scopriamo con gioia che quella montagna era in realtà una piccola collina!

 

5. CI SONO MOLTE COSE CHE NON POSSO CONTROLLARE

Ci sono talmente tante cose che non possiamo controllare che, invece di perdere tempo ed energie cercando di correggere gli eventi esterni, possiamo fermarci e ricordare a noi stessi che…

 

6. CI SONO MOLTE COSE CHE POSSO CONTROLLARE

Ciò che dipende interamente da te e che quindi puoi controllare, è il tuo modo di rispondere agli eventi.

Non importa se ciò che causa in te frustrazione o sofferenza sia un piccolo problema o un grande dilemma: nessuno potrà toglierti il potere di scegliere come affrontare ciò che la vita ti propone.

 

7. POSSO TROVARE UN INSEGNAMENTO IN QUALUNQUE SITUAZIONE

Spesso, quando individuiamo in ciò che ci è accaduto un insegnamento, la sofferenza legata a quell’evento cessa quasi automaticamente.

A volte riusciamo a cogliere immediatamente il significato di ciò che ci accade, altre volte serve tempo per rielaborarlo. Ma, anche nei momenti difficili, possiamo procedere con fiducia e ricordarci che, stando aperti e ricettivi, il messaggio evolutivo nascosto in ogni circostanza, affiorerà presto in superficie.

 

8. SIAMO NATI PER ESSERE FELICI

Nonostante piovano da più parti racconti di atrocità, violenze, conflitti, ognuno ha in sè un’innata predisposizione alla bontà, alla compassione, alla felicità.

Queste attitudini sono in noi come dei semi e, come tali, vanno annaffiati con cura affinchè possano sbocciare e permetterci di aprirci con gioia agli altri e alla vita.

 

E allora, buona pratica!

Valeria