L’auto-realizzazione come motore per il cambiamento nelle organizzazioni

“Il compito più difficile, nella vita, è cambiare se stessi”
(Nelson Mandela)

Cammino sulla spiaggia: l’aria è fresca, ma il sole ancora caldo. La temperatura non mi permette di fare il bagno, ma è sufficiente l’acqua che bagna i piedi per farmi ritrovare la sensazione di connessione ed appartenenza al mare, che tanto amo e che tanto mi fa star bene.

Sono sola, questa mattina e posso godermi mezza giornata di libertà per mettere a punto gli ultimi dettagli in vista del percorso di domani: un intervento di 11 giornate sul tema del benessere aziendale.

Whleness sarà la parola chiave del corso ed è ciò che sento ora: conenssione, pienezza, gratitudine, gioia, amore, fiducia.

Mentre cammino le idee continuano a fluire e, di ora in ora, il quadro diventa più chiaro: concetti, contenuti, pratiche si fondono generando un puzzle i cui tasselli sono chiari già da tempo, ma che ancora mancava di qualche dettaglio e di una cornice che desse senso al tutto.

Parleremo allora di eudaimonia, di lavoro come piena espressione di sè, ma anche della possibilità di traghettare da un modello di comportamento individuale e collettivo basato sui risultati e sugli obiettivi ad un paradigma che si fonda sulla conapevolezza che ogni squilibrio interno si traduce in una mancanza o in uno squilibrio esterno.

Ciò che farmo, dunque, sarà soprattutto generare le condizioni affinchè ognuno dei presenti possa fare esperienza della wholeness, così che, nelle parti più profonde si faccia strada la possibilità di un altro modo di vivere, libero da sforzo, costrizione, ostinazione ed orientato, invece dalla saggezza interiore, dall‘ascolto di sè e dalla capacità di dialogare con gli eventi al fine di trovare in ciò che ci circonda una guida che indichi la direzione da prendere.

Con entusiasmo per le occasioni di crescita, personale e professionale e con entusiasmo per questo nuovo progetto,

Valeria

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