“Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando piano, forse nemmeno una parola”.
(Walt Whitman)
Cosa fare quando ti senti combattutto?
Quando non sai cosa fare, quando sei diviso tra il desiderio di dare e il bisogno di proteggerti?
Come uscire dall’empasse, come sbrogliare la matassa?
Come vivere l’amore incondizionato, quello in cui – per dirla alla Osho – di doni all’altro senza paure e aspettative?
Come conciliare questo modo così libero e spirituale di vivere l’amore con le ferite di quella stessa anima che ti invita a restare aperto al mondo e ad andargli incontro senza paura?
Forse la chiave sta nello smettere di vivere le due dimensioni come conflittuali.
Forse, alla base, c’è la consapevolezza che l’amore per l’altro non può portarti ad annullarti e smettere, così, di amare te stesso.
Farlo, sopprimere una delle due polarità (tu o l’altro) significa aver frainteso cosa significa stare in relazione.
Forse, la terza via, quella che ti permette di uscire dalla conflittualità del dare/darti o proteggerti, è proprio quella di chi ha compreso la vera essenza dell’Amore.
La terza via, che trascende la ragione, che parla la lingua del cuore, della creatività e della consapevolezza, è quella che ti porta davanti all’altro con la certezza che l’altro è tua immagine e che, quando ti rapporti a qualcuno (su qualunque piano) con cuore sincero, allora l’altro ti risponderà di conseguenza.
Forse non ti darà ciò che vuoi, forse non farà ciò che chiedi, ma di certo ti tratterà con rispetto, fiducia, comprensione e porrà le basi per una relazione autentica, che tenga in considerazione tanto i tuoi quanto i suoi biosgni e desideri.
Perchè, quando una delle due parti della relazione si annulla o non è soddisfatta, la relazione stessa è destinata a non durare o ad “ammalarsi“.
Che si tratti di vita sentimentale o di lavoro, il processo non cambia: la chiave è sempre porsi con sincerità e onestà.
In qualunque modo ci poniamo verso l’altro, questi non potrà che rispondere allo stesso modo. Perchè il mondo, ormai lo sappiamo, ci fa da specchio.
Con fiducia e gratitudine per questa giornata tanto ricca di magia e piccli miracoli…
Valeria