“Non chiudere gli occhi
E nascondere il tuo cuore dietro unombra
Perché tu puoi contare su di me
Finché io potrò respirare
Tu dovresti sapere
Che io ti farò attraversare la notte
Attraversare la tempesta
Ti darò amore, ti restituirò soltanto amore”.
(Elisa, No hero)
Quando inizi ad osservare, puoi trovarti davanti a tutti i tuoi demoni: non è facile vedersi per ciò che si è.
La sfida è saper sostenere lo sguardo.
Come sopportare, infatti, il peso della consapevolezza quando ti mostra ciò che gli occhi fisici hanno paura di guardare? Come non voler fuggire terrorizzata quando ti accorgi che il tuo modo di mangiare ti sta conducendo passo dopo passo verso la morte? Quando mangi a tal punto da sentire lo stomaco che tira e il cuore che batte così forte da farti temere che esploda?
Come non voler retrocedere dalla propria immagine, quando realizzi quanto le tue parole abbiano ferito ed allontanato chi ami e quanto la paura di soffrire ti abbia portata a chiuderti, impedendoti per un pò di costruire relazioni autentiche?
Come non voler fuggire da se stessi quando la tua testa si riempie delle voci dei tuoi demoni e ti senti così confusa da non riuscire più a distinguere i tuoi pensieri da quelli delle persone con le quali ti apri ed entri in risonanza?
Come non rimpiangere di essere solo un pò più “normale”?
I tuoi amici te lo consigliano, i genitori lo caldeggiano, chi ti sta accanto si ritrae per paura che una parola detta in modo innocente possa far scattare quella scintilla che apre le porte ad una sofferenza che sembra atavica da quanto è lancinante.
E poi, ad un certo punto… semplicemente ti fermi. Decidi che sei stanca di scappare, che non potresti sostenere il peso di una vita in fuga da te stessa.
A quel punto qualcosa cambia e si apre un varco. Sai benissimo che in un certo senso non cambierà nulla. Sai benissimo che tornerai ad accumulare o a privarti. sai che ci saranno altri giorni in cui tornerai a correre spaventata dall’immagine di te e a tormentarti per gli errori che avrai fatto.
Ma non oggi: oggi sai, oggi senti che quando ti dai totalmente a qualcosa, quando riconosci una qualunque piccola attività come la tua missione, quando permetti a qualcuno o qualcosa di coinvolgerti totalmente, allora quel tuo modo di essere ha il potere di dissolvere ogni paura: ti senti vivo e senti che non importa quanto a lungo vivrai, ma come vivrai.
Senti, nel profondo, che terminato questo ciclo, quando sarà il momento di lasciare il corpo fisico, ne troverai un altro pronto ad ospitarti. Sai che tutto ciò che puoi fare è onorare quello che c’è oggi.
Non ieri, non domani, ma ora: esiste solo il momento presente.
E’ questa consapevolezza che permette di vivere, di vivere davvero, di non accontentarsi di stare ai margini. E’ questa consapevolezza che dona luce alla vita e ti rende magnetico: perchè è fare esperienza della morte che ti avvicina alla vita.
Saper sostenere lo sguardo ecco ciò che ti rende un eroe.
Namastè,
Valeria