La relazione sacra

Diamo un ultimo sguardo alle Piramidi del Sole e della Luna prima di incamminarci alla fermata di un autobus che non si sa con esattezza se e quando passera’.

Il corpo e’ un po’ provato dal sole e dalla scalata, ma dentro sono, siamo, molto felici.

Il Messico e’ per entrambi un’esperienza nuova, esattamente come nuovo e’ sentirsi coppia.

Sono bastati pochi giorni per scoprirci innamorati e ancora meno per decidere, quasi senza bisogno di dircelo, di iniziare un percorso insieme.

Ed eccoci qui, allora, per dar vita ad un sogno.

Per costruire, per crescere, per vivere. Per tornare ad amare o ricominciare a farlo con maggiore consapevolezza e con la ferma determinazione a far si’ che le difficolta’ in cui quotidianamente ci imbattiamo diventino una palestra per sciogliere paure, attaccamenti, automatismi e lasciare che la coppia sia il luogo nel quale ciascuno possa esprimere se stesso e diventare cio’ che e’.

Insieme.

Giorno dopo giorno, osservo i miei pensieri, ascolto le mie emozioni e mi accorgo di come il corpo reagisce al cambiamento.

Prendo atto di ogni tentativo che la mente fa per allontanare qualcosa di bello e prezioso e quando affiorano i dubbi, trovo in quel “noi” che stiamo costruendo un po’ per volta, lo stimolo per non lasciare che questo accada.

E’ in quei momenti, in quello spazio che c’e’ tra la risposta automatica che ti spinge a reiterare dinamiche poco funzionali e l’emergere della voce della consapevolezza che ti invita ad agire diversamente che sento in me una forza, una fiducia e una gioia che mi fanno riconoscere la relazione come il veicolo attraverso cui accedere al Sacro e in cui lasciare che il divino che c’e’ in ciascuno di noi possa trovare la sua espressione.

Con affetto e gratitudine,

Valeria

A febbraio, seminario di Tantra Yoga a Bergamo