La piramide di Maslow secondo i bambini

“Il tempo che vi divertite a sprecare non è tempo sprecato e certe cose che non sono necessarie, possono essere essenziali”.

(Abraham Maslow)

 

Sono passati ormai diversi anni (più di 10!) e ancora gli interventi dei bambini riescono a stupirmi.

Punto di partenza di questo nuovo ciclo di incontri con gli alunni delle classi 5e della scuola primaria di manica, un dilemma.

Ad offrire lo spunto per il dialogo è stato un simpatico video in cui il protagonista, il topolino Ratatouille, deve comunicare al papà-topo la sua decisione di “uscire dal nido” e affrontare da solo la vita provando a realizzare il suo sogno: diventare un grande chef.

Dopo la fase iniziale, quella più analitica di raccolta delle informazioni e di esplicitazione dei punti di vista delle due parti in causa, ho chiesto loro di immedesimarsi ora prima nel papà, poi nel nel figlio, e di individuare tutte le buone ragioni che avrebbero rispettivamente potuto addurre per convincere l’altra parte della bontà della propria posizione.

Ma non è finita: passaggio successivo, infatti, è stato individuare nella propria vita situazioni analoghe a quella presentata, riuscendo così a fornire esempi coerenti e, al tempo stesso, a riflettere sulle strategie utilizzate in quelle circostanze per poi individuare il criterio di azione che avevano utilizzato.

E il dialogo tra generale e particolare o tra modello e vita vissuta continua.

A questo punto, infatti, riprendo un’affermazione dei bambini secondo i quali la prospettiva di una “vita comoda“, in cui si ha la sicurezza di cibo, acqua, un riparo e un lavoro sicuro è una ragione sufficiente per restare col papà-topo, per chiedere se il soddisfacimento di questi bisogni primari sia sufficiente per definire la propria vita ricca, felice, appagante.

Nel facilitare il dialogo mi rendo conto che quello di cui stiamo parlando è a tutti gli effetti la piramide dei bisogni di Maslow e lascio quindi come attività settimanale la riflessione su tutto ciò che “colora” le nostre vite e che ci dona momenti di felicità senza però rientrare nella sfera delle attività necessarie per la sopravvivenza.

In attesa di conoscere le loro risposte e di vedere come, durante la settimana, avranno aggiornato il loro Diario di Bordo, li saluto e dò loro appuntamento al prossimo venerdì.

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Con entusiasmo e gioia,

Valeria