Come la panna e il caffè: quando l’Amore va oltre la separazione

“Lui era la mia crema, e io ero il suo caffè – e quando ci mettevi assieme, era davvero qualcosa”.
(Joséphine Baker)

Mi preparo a partire per il corso allo Sivananda Yoga Centre con il cuore già colmo di gratutidine: uno strano caso del destino ha fatto sì che l’inizio del corso venisse posticipato di un giorno, offrendo a me e Filippo la possibilità di un incontro “volante” alla Stazione Centrale di Milano.

Lui, di ritorno dalla Cina, io, in partenza per Roma.

Questo inatteso slittamento ci ha dunque permesso di spezzare la nostra “maratona” che ci vuole distanti e con poche occasioni di sentirci per 7 lunghe, intere, settimane!

L’aspetto più stupefacente di questo episodio è che il mio desiderio di rivederlo prima dell’inizio del corso, è stato tanto intenso da permettere agli eventi (e agli orari di Trenitalia!) di adattarsi perfettamente a ciò di cui avevamo bisogno.

E poco importa che l’incontro sia fugace e che gli abbracci e i baci che ci potremo scambiare serviranno solo ad alimentare il nostro desiderio di ritrovarci a settembre con tanta voglia di stare insieme e fare progetti per il futuro: ciò che conta, oggi, è che la richesta fatta con tanta fiducia al cosmo, si sia avverata!

Episodi come questo, quelli che io chiamo “piccoli segni dell’Amore“, sono veri e propri miracoli che invadono con bene accetta prepotenza la vita di chi si affida alla magia dell’Amore invece che al controllo razionale degli eventi (che, in ogni caso, ci limita nelle gabbie della nostra mente invece che permetterci di spiccare il volo come nobili aquile).

E’ con questo spirito, allora, che pregusto l’inizio di un’esperienza che già so essere tanto impegnativa quanto trasformativa.

E’ con la voglia di mettermi in gioco e la consapevolezza che nell’arco delle 4 settimane, molti saranno i momenti in cui mi troverò faccia a faccia con me stessa, con i limiti del corpo e le paure della mente.

E’ con la memoria rivolta alle mie prime lezioni nella palestra del paese, che guardo all’inizio di un questo nuovo capitolo del percorso nel mondo dello yoga. Con la voglia di apprendere il più possibile e con il fervente desiderio di risvegliare quella parte di me che si sente davvero a casa solamente quando siede sul tappetino a gambe incrociate.

Con tutto questo – e con tutto ciò che le parole non riescono ad esprimere, ma che il cuore riconosce perfettamente –  mi preparo a salire sul treno per Bracciano.

Con l’augurio di una splendida estate e con la promessa di ritrovarci a inizio settembre più in forma che mai, Vi abbraccio tutti,

Valeria

N.B.: Le regole dell’ashram non permettono l’ultilizzo di cellularimail, quindi, potrò rispondervi solo alla fine del corso (dal 28 agosto). Stay tuned e restiamo connessi col cuore, con la mente e con l’anima, al di là di internet, Fb e Instagraam!