Incanto: l’amore e altre soprese

“Gli dèi ci creano tante sorprese: l’atteso non si compie, e all’inatteso un dio apre la via”.
(Euripide)

 

Tutto era stato progettato e curato in ogni dettaglio: l’arrivo al ristorante con qualche minuto di anticipo, il regalo disposto sul tavolo e il biglietto che avrebbe dovuto introdurlo alla sopresa.

Attenendomi al copione, lascio che il festeggiato si sieda e che la sua mente inizi a chiedersi come abbia fatto, da Bracciano, a recapitargli il pacchetto. Aspetto ancora qualche istante e, infine, faccio il mio ingresso in sala, dove trovo ad accogliermi la mia giovane complice e quello che, sì, con gioia, posso oggi definire “l’uomo che amo“.

Lo sguardo incredulo e la strana assenza di parole mi confermano che dietro la scorza da duro si nasconde un cuore tenero, che sto imparando a conoscere e che mi viene naturale amare.

Nessun sospetto, dunque, che potessi essere tornata qualche giorno prima del previsto per trascorrere insieme il compleanno.

I falsi rimproveri per le bugie che necessariamente ho detto per non lasciar trapelare nulla mi confermano che l‘emozione è tanta e che stiamo riprendendo esattamente da dove avevamo lasciato: da quegli  occhi innamorati che mi avevano salutata quasi un mese fa.

Come se il tempo non fosse trascorso e come se ora fosse ancor più naturale progettare il futuro, ci rtiroviamo e ci abbracciamo con la reciproca promessa di non stare più così lontani uno dall’altra, perchè farlo significherebbe vivere in apnea invece che respirare a pieni polmoni.

I rispettivi impegni e la necessità di sistemare tutto ciò che in questo caldo agosto yogico ho lasciato in sospeso per immergermi nell’esperienza di Bracciano, ci metono ancora per qualche giorno alla prova, ma un altro compleanno è alle porte e sono certa che stavolta non sarà necessario fingere e ci diremo apertamente che desideriamo trascorrerlo uno accanto all’altra.

Con grande amore, tanta carica e molta gratitudine,

Valeria