“L’uomo che si vergogna del suo lavoro non può avere rispetto di se stesso”.
(Bertrand Russell)
Lavoro: quando ti pagano per fare ciò che ami.
Se dovessi tentare una definizione, questa sarebbe certamente la frase che meglio esprime cosa sia per me il lavoro.
Quando il tempo scorre e tu non te ne accorgi, quando il sabato non ha un sapore migliore del lunedì solo perchè non vai in ufficio. Quando ti scorpi ad alzarti nel cuore della notte per appuntarti una frase che temi “ti scappi”, quando camminando le idee fluiscono e non vedi l’ora di condividerle, scriverle, traformarle in progetti.
Quando collaboratori, clienti e colleghi ti chiamano per una questione tecnica e poi ci si ritrova a condividere un vissuto più profondo, che ci riconsegna alla comune dimensione di esserei umani e sociali.
Quando le relazoni costruite nel tempo continuano a dare i loro frutti, quando, in sintesi, ami ciò che fai a tal punto che la remunerazione è qualcosa di importante, ma non è il motore principale.
Ai corsi sul metodo Wholeness parliamo esattamente di questa attitudine al lavoro e proviamo a costruire strade personali e profesisonali che rendano ciascun membro dell’azienda il giusto collaboratore per il giusto progetto.
Così che ciascuno si possa sentire la miglio versione di sè e contribuire, così, al benessere proprio e dell’azienda stessa.
Utopia? Forse no.
Forse è solo un diverso modo di intendere il lavoro e il valore che esso ricopre nella vita. Forse è una possibilità, magari ancora da scoprire, sperimentare, costruire: una meta a cui tutti, se ci crediamo fortemente, possiamo tendere e arrivare.
Con la gioia nel cuore e con gratitudine per le belle opportunità lavorative che la vita trova il modo di mettere sul mio cammino,
Valeria