“Se la sola preghiera che dirai mai nella tua intera vita è “grazie”, quella sarà sufficiente”.
(Meister Eckhart)
Grazie, grazie, grazie!
Da poco più di due anni è così che inizio la giornata: ringraziando.
Qualche volta identifico esattamente il motivo (qualcosa che ho vissuto la sera precedente oppure qualcosa di bello che mi aspetta più tardi), in altri casi, invece, semplicemente mi affido alla formula e abbraccio attraverso le mie parole tutto ciò che la vita deciderà di inviarmi.
L’atto del ringraziare è un gesto che appartiene a tutte le tradizioni spirituali.
Ringraziare è un modo per ricordarsi che possiamo scegliere, in ogni momento, di chiuderci alla vita o di andarle incontro, con fiducia e con coraggio.
Rendere grazie è un modo per evitare di dare le cose per scontate, per apprezzare le sfumature che a volte, quando siamo presi dalla frenesia e immersi nella routine, perdiamo di vista.
E, non meno importante, possiamo scegliere di ringraziare noi stessi: farlo ci proietta in una modalità costrutittiva di vivere perchè ci ricorda che abbiamo in noi la forza e le risorse per stare con le cose, così come sono, anche quando è difficile e anche quando dobbiamo fare appello a tutta la nostra determinazione.
In questi casi, ringraziarci è anche un modo per riconoscere a noi stessi l’impegno che mettiamo in ciò che facciamo e, sì, anche nel vivere.
Perchè, lo sappiamo, qualche volta le prove evolutive sono impegnative, e dire a se stessi una parola gentile diventa fondamentale per proseguire con serenità il viaggio.
Se in questo momento senti il desiderio di avere qualcuno che cammini al tuo fianco e ti sostenga nel processo di crescita, contattami.
E ricorda di riservare il tuo posto al caffè filosofico on line sul tema della Gratitudine in programma mercoledì 8 aprile dalle 18:00 alle 19:00.
Guarda qui sotto il video su come realizzare ilDiario della gratitudine Diario della gratitudine!
Con gioia e gratitudine,
Valeria