“Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo”.
(Henry David Thoreau)
Forse non dovrei. Forse non si fa.
Forse non si prendono in prestito i pensieri degli altri, facendoli propri e chiedendosi come sarebbe catapultarsi, per qualche attimo (o per un pò di più), nell’immagine che l’altra persona ti descrive.
Forse certi film vanno semplicemente visti da spettatore, senza la pretesa di diventarne anche protagonista.
Ma, d’altronde, come impedire all’immaginazione di accendersi e alla mente di vagare?
Come dire di no a quella seduttiva descrizione di una casa con giardino, con fiori colorati ed uccellini che intonano canti melodiosi?
Come riuscire a non immergerti in un sogno che potrebbe essere tuo?
Forse è per questo che la consulenza dell’altra sera è stato tanto bella: perchè, per un attimo, ho avuto la sensazione di sapere esattamente di cosa l’altra persona stesse parlando.
Perchè, mentre le sue parole dipingevano la scena, io sentivo chiaramente quale emozione quelle parole volessero evocare.
Perchè quell’emozione, in fondo, era anche un pò mia.
E perchè, mentre lui parlava del desiderio di vivere una relazione, dell’impegno necessario per far funzionare le cose, della volontà di darsi al partner e di farlo sentire unico, prezioso, speciale, io rivivevo quello slancio e quella determinazione che, lo scorso anno, mi hanno fatta salire su un aereo e volare dall’altra parte del mondo.
Con qualche vestito, qualche libro e tanti dubbi, ma, soprattutto, con il desiderio di andare incontro all’Amore.
E allora, mentre il mio compagno sorride e mi parla della stanza dei giochi, di quel “luogo sacro” in cui si resta puri come bambini e si alimenta la relazione con un pò di spensieratezza, per alleggerirla dalle paure dell’ego, dalla gelosia, dal desiderio di possesso, mi chiedo come sciogliere quelle resistenze che ci tengono, a volte, lontani dalla felicità.
La mia risposta è che, se potessi appropriarmi per un pò dell’immagine di chi sta dall’altra parte del video, aggiungerei al giardino e alla stanza dei giochi un luogo in cui coltivare il coraggio di essere se stessi per poterlo essere, infine, anche con l’altro.
E chiamerei questo luogo “La stanza del Coraggio e dell’Amore“.
Con la speranza di alimentare, ogni giorno, amore e coraggio e di ritrovarlo in chi mi sta accanto,
Valeria
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https://www.youtube.com/watch?v=ouAkkv00bfo&t=1000s